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Petrolio analisi fondamentale settimanale, previsioni – Aumento di volatilità in vista per l’impatto della decisione dell’OPEC

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Jun 25, 2018, 02:56 GMT+00:00

La prossima settimana continueremo a osservare una volatilità elevata mentre gli investitori continuano a digerire la decisione OPEC di venerdì.

Petrolio analisi fondamentale settimanale, previsioni – Aumento di volatilità in vista per l’impatto della decisione dell’OPEC

I future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e sul benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso la settimana in positivo dopo il rialzo di circa il 5% di venerdì verificatosi  in seguito alla decisione dell’OPEC di accettare un modesto aumento della produzione; il cartello intende così coprire le perdite di produzione da Venezuela e Iraq in un momento in cui la crescente domanda globale espone il mercato a un possibile deficit di offerta. I future sul WTI hanno fatto segnare  il più forte balzo giornaliero dal novembre 2016.

I future sul greggio WTI con scadenza ad agosto hanno chiuso a 68,58 $, in rialzo di 3,73 $ (+5,75%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a settembre hanno concluso la settimana a 75,32 $, in rialzo di 2,24 $ (+3,07%).

Venerdì l’accordo è stato raggiunto abbastanza rapidamente dopo che alcuni notiziari avevano ipotizzato che i negoziati potessero continuare fino a sabato. La decisione è arrivata dopo che l’Arabia Saudita è riuscita a persuadere l’Iran, paese rivale, a collaborare per ridurre l’offerta di greggio ed evitare una penuria di rifornimenti.

Fra le altre notizie, secondo la Energy Information Administration (EIA), nella settimana conclusasi il 15 giugno le scorte di greggio USA sono scese di 5,9 milioni di barili al giorno, quando i trader prevedevano un calo di 2,1 milioni di barili.

Secondo quanto riferito dalla EIA, inoltre, le scorte di benzina sono aumentate di 3,3 milioni di barili, mentre le scorte di distillati hanno effettuato un balzo di 2,7 milioni di barili. La domanda implicita di entrambi i tipi di carburante è scesa di oltre 550.000 barili al giorno.

Inoltre, segnalando la forte domanda, la scorsa settimanale raffinerie statunitensi hanno processato un record stagionale di 17,7 milioni di barili al giorno di greggio.

La produzione settimanale negli Stati Uniti è rimasta al livello record di 10,9 milioni di barili al giorno.

A fungere da supporto anche il calo delle forniture dalla Libia a causa del cedimento di un serbatoio di stoccaggio per un volume stimato di 400.000 barili.  Questa notizia ha contribuito ad ampliare lo spread tra il petrolio greggio Brent e il petrolio greggio WTI.

Per finire, secondo l’atteso rapporto pubblicato venerdì dalla società di servizi petroliferi Baker Hughes della General Electric, nella settimana conclusasi il 22 giugno, il conteggio delle piattaforme petrolifere è sceso a 862 unità.

Previsioni

La prossima settimana continueremo a vedere una maggiore volatilità mentre gli investitori continuano a digerire la decisione OPEC di venerdì. Sospettiamo che il movimento sia stato principalmente guidato da azioni di ricopertura delle posizioni short, il che significa che potremmo assistere a un pullback perché molti investitori non amano inseguire il mercato al rialzo, a tanto più se consideriamo che avrebbero potuto comprare petrolio greggio a un prezzo il 5% circa più basso all’inizio della settimana.

Anche l’incertezza sull’entità dell’aumento della produzione potrebbe continuare ad alimentare una reazione volatile. I trader in questo momento si aspettavano un aumento di 1 milione di barili per la prossima settimana, ma ora questo valore potrebbe essere sceso a 600.000. Inoltre, non si prevede che l’OPEC rilascerà effettivamente un obiettivo difficile, ma molti trader si aspettano che la cifra reale rimanga ben al di sotto degli 1,8 milioni di barili già rimossi dal mercato.

Anche le preoccupazioni per l’aumento della domanda e una possibile carenza più avanti nel corso dell’anno potrebbero sostenere i prezzi. Il ministro saudita dell’energia Khalid al-Falih ha detto venerdì che nella seconda metà del 2018 il mondo potrebbe affrontare un deficit di offerta di 1,8 milioni di barili e che è responsabilità dell’OPEC alleviare le preoccupazioni dei consumatori, sostanzialmente sottintendendo che l’OPEC farà del suo meglio per mantenere un’adeguata offerta di petrolio al fine di prevenire un rallentamento della crescita economica.

I trader sono anche preoccupati dalla possibilità che la disputa tra Stati Uniti e Cina possa colpire le esportazioni di petrolio greggio negli Stati Uniti a Pechino, esponendo i mercati a possibili carenze di offerta e picchi di prezzo in caso di interruzioni di grosse proporzioni e impreviste.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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