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Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Verbali accomodanti della Fed potrebbero destare preoccupazione

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Apr 10, 2019, 11:18 UTC

Martedì i mercati hanno subito una netta inversione al ribasso dopo aver toccato i massimi in 5 mesi a inizio sessione. Il catalizzatore dietro la pressione di vendita è stato il rapporto del FMI.

Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Verbali accomodanti della Fed potrebbero destare preoccupazione

Mercoledì il petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e lo standard internazionale, il Brent, si muovono in lieve rialzo, dopo la drastica inversione ribassista del giorno precedente. I mercati continuano a trovare supporto nei tagli delle forniture promossi dall’OPEC e nelle sanzioni statunitensi contro Iran e Venezuela. Tuttavia, un rapporto del Fondo Monetario Internazionale (FMI) pubblicato martedì ha suscitato il timore che un rallentamento economico globale possa portare a un calo di domanda.

Alle 9:35 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a maggio si attestano a $ 64,45, in rialzo di $ 0,47 (+0,75%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a giugno si attestano a $ 70,99, in rialzo di $ 0,38 (+0,54%).

Martedì i mercati hanno subito una netta inversione al ribasso dopo aver toccato i massimi in 5 mesi a inizio sessione. Il catalizzatore dietro la pressione di vendita è stato il rapporto del FMI che, per la seconda volta quest’anno, ha ridotto le previsioni di crescita dell’economia globale per il 2019. Il FMI ha citato i rischi derivanti dalle tensioni commerciali e dalla politica monetaria restrittiva da parte della Federal Reserve come ragioni per il downgrade. Il fondo ha detto che prevede che l’economia mondiale crescerà del 3,3% quest’anno, in calo rispetto alla precedente previsione del 3,5% – anch’essa un downgrade. Il FMI ​​ha aggiunto che si aspetta un’espansione dell’economia del 3,6% nel 2020. Il rapporto ha spinto gli operatori del settore petrolifero a realizzare i profitti e a schiarirsi sul lato long, in vista di un possibile calo di domanda nel corso dell’anno.

Rapporto settimanale sulle scorte dell’American Petroleum Institute

Martedì in tarda giornata il rapporto settimanale dell’API ha segnalato  – in riferimento alla settimana conclusasi il 5 aprile – un incremento alle scorte di petrolio pari a 4,1 milioni di barili,  un valore superiore agli 2,294 milioni di barili previsti.

Inclusi i dati di questa settimana, l’incremento netto per il tredicesimo periodo di rilevazione da inizio anno corrisponde a 7,53 milioni di barili (Oilprice.com).

Il rapporto dell’API – facente riferimento alla settimana conclusasi il 5 aprile – segnala  un prelievo delle scorte di benzina pari a 7,1 milioni di barili,  quando gli analisti prevedevano un prelievo di circa 2,009 milioni di barili. Le riserve di distillati, invece, sono scese di 2,4 milioni di barili, a fronte degli 1,3 milioni di barili previsti.

Previsione giornaliera

L’orientamento del mercato è ancora rialzista a causa dei tagli delle forniture promossi dall’OPEC e delle sanzioni statunitensi contro Iran e Venezuela. Un ulteriore supporto potrebbe derivare da un’escalation del conflitto in Venezuela, ma l’avvertimento del FMI è reale e questo potrebbe rallentare il rally o persino dare ai trader rialzisti un motivo per iniziare a realizzare i profitti o tagliare le loro posizioni long. I verbali della Fed di oggi potrebbero avere un impatto ribassista sui prezzi se risulteranno accomodanti.

 

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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