Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Trader in attesa di ulteriori notizie sui tempi di chiusura delle raffinerie

Martedì i future sul petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, hanno continuato a cedere terreno in risposta al calo della domanda provocato dalla chiusura delle raffinerie per l’arrivo dell’uragano Harvey. Le attività di raffinazione del petrolio, infatti, hanno risentito fortemente della grave inondazione di una vasta area. La più grande raffineria degli Stati Uniti starebbe utilizzando in questo momento appena il 60% della propria capacità. Per quanto riguarda il petrolio greggio internazionale, il Brent, il prezzo è rimasto stabile.

I future sul WTI con scadenza a ottobre hanno chiuso a $ 46,44, in ribasso di $ 0,13 (-0,28%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a novembre hanno chiuso a $ 51,66, in rialzo di $ 0,24 (+0,47%).

Secondo la CNBC, la più grande raffineria di petrolio greggio negli Stati Uniti, gestita dalla Motiva Enterprises, sarebbe stata chiusa martedì notte a causa delle inondazioni provocate dall’uragano Harvey; l’impianto di Port Arthur, in Texas, ha una capacità di 603.000 barili al giorno.

Le previsioni che parlano di un calo dell’offerta di benzina hanno contribuito a spingere i future ai massimi degli ultimi due anni.

Previsioni

Mercoledì a inizio giornata i future sul petrolio greggio WTI con scadenza a ottobre si muovono in leggero ribasso, in una gamma di oscillazione estremamente limitata. L’azione di prezzo suggerisce che gli investitori sono in attesa di notizie ma, sebbene oggi sia atteso la pubblicazione del rapporto sulle scorte dell’agenzia di informazione sull’energia USA, gli occhi saranno anzitutto puntati sui danni provocati dall’uragano in Texas e sui tempi di riapertura delle raffinerie.

Negli USA le riserve stanno crescendo a un ritmo stimato di 1,4 milioni di barili al giorno proprio a causa delle chiusura delle raffinerie; è evidente che tanto più a lungo saranno chiuse, tanto maggiore sarà l’eccesso di scorte; fintantoché non sarà chiaro quando le attività riprenderanno, a dominare il mercato saranno probabilmente i venditori.

Nonostante i fondamentali potenzialmente ribassisti, diventa sempre più difficile inseguire il mercato al ribasso. Pur trattandosi del movimento giusto, è anche il più rischioso perché in un attimo il mercato potrebbe subire un’inversione provocata da una notizia favorevole. Inoltre, prima o poi i prezzi troveranno un punto di equilibrio. Il prezzo attuale rappresenta sia i livelli di scorte che lo sconto per i futuri livelli di scorte nel caso in cui la chiusura degli impianti dovesse protrarsi a lungo.

Secondo la mia valutazione, il mercato ha scontato un minimo di sette giorni di chiusura; dovesse protrarsi per settimane, il mercato potrebbe precipitare.

Fra le altre notizie del giorno, l’istituto americano per il petrolio (API) ha segnalato un prelievo alle riserve di petrolio greggio pari a 5,78 milioni di barili, nettamente superiore rispetto agli 1,75 milioni di barili previsto dagli analisti in riferimento alla settimana conclusasi il 25 agosto.

Nello stesso periodo dell’riserve di benzina sono salite di 476.000 barili.

Secondo le stime il rapporto sulle scorte della EIA in uscita in giornata segnalerà un prelievo di circa 1,8 milioni di barili.