Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – I problemi rispetto all’offerta in Medioriente fungono da supporto mentre i timori rispetto alla produzione negli USA premono sul mercato

Lunedì i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il petrolio Brent, hanno chiuso con risultati contrastanti; il WTI ha chiuso in leggero rialzo mentre il Brent ha chiuso la sessione in ribasso.

I future sul WTI con scadenza a dicembre hanno chiuso a $ 51,90, in rialzo di $ 0,06 (+0,12%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a gennaio hanno chiuso a $ 57,27, in ribasso di $ 0,31 (-0,54%).

Alle ore 6.20 GMT, il WTI viene negoziato a $ 51,92, in rialzo di $ 0,02 (+0,04%), mentre il Brent si attesta a $ 57,23, in ribasso di $ 0,04 (-0,07%).

I mercati sono stati generalmente favoriti dal calo nel conteggio delle piattaforme petrolifere negli USA e dai problemi relativi all’offerta in Medioriente. Le importazioni in aumento dall’India hanno inoltre contribuito all’avvio positivo. Nel corso della sessione però i prezzi sono scesi dopo che gli analisti hanno ravvisato che il mercato degli Stati Uniti non si starebbe irrigidendo come precedentemente previsto.

Previsioni

L’azione di prezzo di martedì a inizio giornata è contrastante per il secondo giorno consecutivo. Gli investitori rialzisti continuano a reagire al calo delle esportazioni dall’Iraq meridionale mentre gli investitori ribassisti rimangono concentrati sulla produzione negli USA.

Secondo i rapporti sulle spedizioni, questo mese le esportazioni di petrolio dall’Iraq meridionale sono scese di 110.000 barili al giorno, che si vanno ad aggiungere al calo dei flussi provocato dalle interruzioni nei giacimenti di Kirkuk nell’Iraq settentrionale dove le forze irachene hanno ripreso il controllo cacciando i guerriglieri curdi che lo occupavano dal 2014.

Il calo delle spedizioni dall’Iraq settentrionale sta contribuendo a sostenere il mercato ma la flessione non è abbastanza pronunciata da portare a una rottura rialzista oltre il recente livello di resistenza.

Un ulteriore calo delle esportazioni potrebbe probabilmente innescare un’impennata rialzo, ma come abbiamo visto la scorsa settimana, difficilmente un movimento come questo potrebbe portare a un rally di lungo termine. Eventuali rally veloci saranno probabilmente associati ad azioni di copertura short.

Il movimento rialzista successivo nel mercato del greggio si verificherà quando la coalizione guidata dall’Opec deciderà di estendere il piano di tagli la produzione; potremmo però dover aspettare la fine di novembre e nel frattempo il mercato probabilmente rimarrà forte, ma i rialzi saranno limitati.

In giornata gli investitori avranno l’opportunità di reagire agli ultimi dati sulle scorte pubblicati dall’istituto americano per il petrolio. Il rapporto dovrebbe segnalare n riferimento alla scorsa settimana un calo di riserve di petrolio pari a 2,5 milioni di barili, mentre per le riserve di benzina e distillato si prevedono in calo di 1,5 milioni di barili.

WTI e Brent sono entrambi nelle condizioni di rompere in rialzo, ma questo non avverrà a meno che le esportazioni di petrolio dall’ Iraq meridionale non dovessero scendere drasticamente. Questo avverrà probabilmente se si verificherà un’escalation militare nella regione.