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Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Prezzi sostenuti da interruzione ai rifornimenti causate dall’uragano

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Oct 9, 2018, 09:16 UTC

La direzione del petrolio greggio nel prossimo mese sarà determinata da quanto l'Iran riuscirà a esportare e se l'Arabia Saudita riuscirà a rimpiazzare la produzione persa

Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Prezzi sostenuti da interruzione ai rifornimenti causate dall’uragano

Martedì a inizio giornata i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in rialzo, recuperando ancora terreno dopo l’avvio debole di lunedì mattina. I trader ritengono che, dietro la forza di oggi, ci siano i rinnovati timori rispetto alle esportazioni di greggio dall’Iran. Inoltre, l’improvvisa formazione di un uragano nel Golfo del Messico sta destando preoccupazione per le raffinerie del Golfo del Messico.

Alle 6:33 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a dicembre si attestano a $ 74,58, in rialzo di $ 0,41 (+0,55%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a gennaio si attestano a $ 83,98, in rialzo di $ 0,44 (+0,53%).

Anche gli speculatori hanno aiutato i mercati a riprendersi dalla debolezza in avvio di sessione, aumentando le puntate long in risposta al tentativo della Cina di stimolare l’economia. Il principale motore del mercato, tuttavia, è un rapporto che mostra un ulteriore calo delle esportazioni di greggio dall’Iran nella prima settimana di ottobre, in base ai dati degli importatori e a una fonte del settore. Il calo apparentemente è stato alimentato dagli  acquirenti alla ricerca di alternative in vista dell’inizio delle sanzioni statunitensi, il 4 novembre. Questo rapporto ha rinnovato le preoccupazioni sulla capacità dell’OPEC di coprire l’ammanco, ampiamente previsto, dell’offerta.

I dettagli forniti da Refinitiv Eikon hanno mostrato che, la scorsa settimana, la repubblica islamica ha esportato 1,1 milioni di barili al giorno di greggio. Una fonte del settore sostiene poi che le spedizioni di ottobre erano abbondantemente al di sotto di 1 milione di barili al giorno. Le segnalazioni di 1,1 milioni o meno sono ben al di sotto dei 2,5 milioni di barili al giorno segnalati ad aprile, prima che l’amministrazione Trump annunciasse il ritorno delle sanzioni. A settembre, l’Iran ha esportato 1,6 milioni di barili. Lunedì, i prezzi del greggio sono scesi all’inizio della sessione in risposta alla notizia secondo la quale l’Arabia Saudita sarebbe pronta a sostituire tutto il petrolio perso a causa delle sanzioni. I sauditi hanno anche detto di prevedere per il prossimo mese un aumento della produzione di greggio a 10,7 milioni di barili al giorno, un record storico.

Previsioni

La direzione del petrolio greggio nel prossimo mese sarà determinata da quanto l’Iran riuscirà a esportare e se l’Arabia Saudita riuscirà a rimpiazzare la produzione persa. Le esportazioni di petrolio dall’Iran stanno diminuendo rapidamente e i sauditi devono trovare un modo per aumentare rapidamente la produzione. Allo stesso tempo, lunedì il ministro del petrolio, Bijan Zanganeh, ha annunciato che il regno potrebbe sostituire le “esportazioni di greggio” iraniane. Sappiamo da mesi che in questo momento il mercato del petrolio greggio è fragile e che qualsiasi interruzione delle forniture potrebbe alimentare una ripresa della corsa al rialzo. Questa teoria verrà testata questa settimana con la chiusura del 19% della produzione di petrolio nel Golfo del Messico, a causa all’uragano Michael, in rapido avvicinamento.

Secondo diversi modelli previsionali l’uragano non interesserà i principali impianti produttivi nel Golfo, ma qualsiasi cambio di traiettoria potrebbe ampliarne l’impatto. I timori per l’uragano rischiano di guidare l’andamento dei prezzi nella giornata di martedì. Verso la fine della sessione, i trader avranno l’opportunità di reagire agli ultimi dati dell’American Petroleum Institute. Inoltre, non dimentichiamo la domanda. All’inizio di martedì, il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le previsioni per la crescita economica globale per il 2018 e il 2019, affermando che le tensioni sulla politica commerciale e l’aumento dei dazi di importazione stavano penalizzando il commercio mentre i mercati emergenti lottano con condizioni finanziarie più difficili e deflussi di capitali.

 

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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