Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – La rinnovata pressione di copertura dei rischi potrebbe limitare i guadagni

Giovedì il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e lo standard internazionale, il petrolio Brent, si sono mossi in netto rialzo in seguito alle dichiarazioni di Arabia Saudita e Russia, stando alle quali la produzione potrebbe rimanere limitata anche nel corso del prossimo anno. La notizia rialzista ha prevalso sui dati ufficiali di mercoledì che hanno registrato un aumento delle esportazioni dagli Stati Uniti, salite ai massimi storici.

I future sul petrolio greggio WTI con scadenza a novembre hanno chiuso a 50,79 $, in rialzo di 0,81 $ (+1,62%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a dicembre hanno chiuso la sessione a 57,00 $, in rialzo di 1,20 $ (+2,18%).
Il presidente della Russia Vladimir Putin ha dichiarato in settimana di aspettarsi un’estensione fino alla fine del 2018 dell’accordo fra paesi Opec e altri paesi produttori, fra i quali la Russia, per un taglio alla produzione di petrolio utile a sostenere il prezzo (oltre la scadenza prevista per il marzo 2018).
Il ministro dell’energia russo Alexandrer Novak ha dichiarato giovedì che Mosca è a favore dell’ingresso di altri paesi nell’accordo volto a limitare l’offerta di petrolio.

Previsioni

Giovedì il rally del petrolio greggio è stato impressionante, ma non ha cambiato nulla da un punto di vista grafico; ha solamente dimostrato che i trader hanno rispettato un’area di ritracciamento tecnica che spesso funge da supporto.

La zona di supporto principale per i future sul WTI è a $ 50,23-$ 49,60, il minimo di questa settimana è a $ 49,76. Sul fronte rialzista, l’area chiave che deve essere superata dagli acquirenti per riprendere il rally è $ 51,31-$ 51,68
La zona di supporto principale per i future sul Brent è $55.88 – $55.17, il minimo di questa settimana è a $ $55.39. Sul fronte rialzista, l’area chiave che deve essere superata dagli acquirenti per riprendere il rally è $57.13 – $57.54.

Putin e il re Saudita Salman possono dire ciò che voglio riguardo l’estensione dei tagli alla produzione, ma finché non avremo un annuncio di un vero e proprio accordo, rimarranno solo parole. Gli investitori ci sono già passati. Se ricordate, a settembre dell’Opec e altri paesi produttori si erano ritrovati per affrontare la stessa questione senza però arrivare nulla.

Anche in presenza di un accordo informale per l’estensione dei tagli alla produzione, i trader penserebbero più che altro a un impegno per ridurre i tagli.

Nonostante il forte rally di giovedì, il mercato del petrolio greggio potrebbe avere un’azione limitata a causa di una evidente pressione di copertura dei rischi a questi livelli di prezzo. Ritengo che questa pressione potrebbe salire da parte di produttori ogni volta che il mercato si muove sopra $ 50,00.

Altro fattore ribassista è la ripresa di produzione nel giacimento del Saharara, in Libia, dopo che l’intervento di un gruppo armato ha costretto alla chiusura degli stabilimenti per due giorni.

Fra le altre notizie del giorno, il presidente Trump dovrebbe annunciare presto il ritiro dall’accordo internazionale sul programma nucleare iraniano. Si tratterebbe di un primo passo che potrebbe portare di nuovo a sanzioni da parte degli Stati Uniti contro Teheran e che potrebbe limitare le vendite di petrolio del paese mediorientale.