Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Il clima di incertezza esercita pressione al ribasso

Giovedì a inizio sessione il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e lo standard internazionale, il Brent, sono sotto pressione a causa delle crescenti preoccupazioni per la p USA in aumento e l’economia cinese in fase di rallentamento. Le vendite sono iniziate mercoledì, dopo l’ennesimo incremento settimanale di produzione segnalato dal governo. A sostenere ancora i prezzi sono i tagli alla produzione dell’OPEC, in vigore dal 1° gennaio.
Alle ore 9:10 GMT, i future sul WTI con scadenza a marzo si attestano a 52,30 $, in calo di 0,30 $ (-0,56%), mentre i future sul Brent con scadenza a marzo si attestano a $ 61,05, in ribasso di $ 0,27 (-0,44%).

Mercoledì i prezzi del petrolio sono saliti, rafforzati dalla forza dei mercati azionari statunitensi e dall’accordo di taglio dell’offerta da parte dell’OPEC e dei suoi alleati, ma i guadagni sono stati limitati da nuovi dati che mostrano crescenti scorte di prodotti raffinati negli Stati Uniti e produzione di greggio a livelli record. L’OPEC e il principale produttore esterno al cartello, la Russia, hanno concordato a dicembre di ridurre la produzione di petrolio di 1,2 milioni di barili al giorno a partire da gennaio. Il vice ministro dell’energia della Russia ha detto che il paese raggiungerà l’obiettivo di riduzione della produzione di petrolio ad aprile. Nonostante questi tagli all’offerta, la principale preoccupazione rimane la crescente produzione degli Stati Uniti.

Rapporto settimanale sulle scorte della Energy Information Administration USA
Secondo la Energy Information Administration (EIA), la scorsa settimana la produzione USA è salita al volume record di 11,9 milioni di barili al giorno; intanto le esportazioni sono balzate nelle vicinanze dei massimi storici, attorno ai 3 milioni di barili al giorno.

Anche le riserve di combustibile statunitensi sono cresciute più del previsto, in aumento per la quarta settimana consecutiva.

L’EIA ha anche detto che le scorte di benzina sono aumentate di 7,5 milioni di barili, ben al di sopra delle aspettative degli analisti per un incremento di 2,8 milioni di barili. A 255,6 milioni di barili, le scorte di benzina hanno raggiunto i massimi da febbraio 2017. Le scorte di distillati sono aumentate di 3 milioni di barili, contro le aspettative per 1,6 milioni di barili, mentre le scorte di greggio sono diminuite di 2,7 milioni di barili, più del doppio rispetto alle previsioni.

Previsioni

Il mercato del petrolio greggio sembra consolidarsi con i tagli promossi dall’OPEC che forniscono supporto, l’aumento della produzione statunitense e il rallentamento dell’economia globale che tengono a freno ai prezzi. Oltre al raffreddamento dell’economia cinese, i trader devono affrontare l’incertezza sulla Brexit e il parziale shutdown del governo degli Stati Uniti, che probabilmente avrà un impatto maggiore sull’economia di quanto si pensasse in precedenza. I mercati sembrano vulnerabili alla debolezza del mercato azionario. I trader del greggio sono al mercato azionario da Natale, salendo in scia alla forza delle azioni. Pertanto, riteniamo che alcuni dei fondamentali negativi assumeranno maggiore importanza se una svendita del mercato azionario inizierà a trascinare verso il basso i prezzi del petrolio greggio. Il nostro obiettivo a breve termine per il petrolio greggio WTI è $ 48,14 – $ 46,85. È probabile che Brent corregga verso $ 56,39 – $ 54,96.