Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Favorito dalle tensioni USA-Iran, frenato dai timori per la domanda

Venerdì, poco prima dell’apertura della sessione regolare, i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in rialzo, in risposta alle rinnovate tensioni fra USA e Iran.

Gli Stati Uniti hanno detto oggi che una nave della Marina statunitense ha “distrutto” un drone iraniano nello Stretto di Hormuz dopo che il velivolo ha minacciato la nave, ma l’Iran ha dichiarato di non avere informazioni in merito alla perdita di un drone. All’inizio della settimana, i prezzi del petrolio greggio sono diminuiti drasticamente dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato l’avvio di colloqui con l’Iran sul suo programma missilistico nucleare.

Il rally di oggi significa che il mercato sta recuperando parte di quelle precedenti perdite. Indica anche che difficilmente vedremo un rally prolungato, a meno che un’azione militare non arresti il ​​flusso di petrolio dalla regione.

Alle 11:23 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a settembre si attestano a $ 56,20, in rialzo di $ 0,78 (+1,41%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a settembre si attestano a $ 62,94, in rialzo di $ 1,01 (+1,64%).

Altre notizie

La Gran Bretagna si è impegnata a difendere i suoi interessi per le spedizioni in Medio Oriente, mentre il capo generale del Comando centrale americano Kenneth McKenzie ha detto che gli Stati Uniti agiranno “aggressivamente” per consentire il libero passaggio dopo i recenti attacchi alle petroliere nel Golfo.

I guadagni sono stati anche favoriti dai segnali secondo i quali la Federal Reserve USA taglierà i tassi in modo aggressivo per sostenere l’economia. Giovedì,  in tarda giornata, il membro del FOMC John Williams ha sostenuto che la Fed “dovrebbe agire rapidamente” nell’innalzare i tassi di interesse. I trader ritengono che questo indichi che la banca centrale potrebbe effettuare un taglio aggressivo di 50 punti base alla riunione del 30-31 luglio.

Dal punto di vista della domanda, l’International Energy Administration (IEA) ha rivisto la sua previsione sulla crescita della domanda di petrolio del 2019 a 1,1 milioni di barili al giorno (bpd) e potrebbe ridurla di nuovo se l’economia globale e in particolare la Cina mostreranno ulteriore debolezza, sostiene esecutivo il direttore Fatih Birol. La Cina sta sperimentando la crescita economica più lenta negli ultimi trent’anni, così come alcune delle economie avanzate… se l’economia globale ha una performance ancora peggiore di quello che pensiamo, allora potremmo anche rivedere i nostri valori ancora una volta nei mesi a venire”, ha detto Birol a Reuters in un’intervista.” L’anno scorso, l’AIE ha previsto che la domanda di petrolio del 2019 crescerà di 1,5 milioni di barili, ma ha già ridotto le previsioni di crescita a 1,2 milioni di bpd nel giugno di quest’anno.

Previsione giornaliera

Oggi le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Iran potrebbero sostenere i prezzi, ma i guadagni saranno probabilmente limitati dalle preoccupazioni per la domanda. Inoltre, non ci si aspetta un rally prolungato a meno che non ci sia un’interruzione effettiva dell’offerta nella regione, specialmente dopo che gli speculatori rialzisti sono stati espulsi dal mercato all’inizio della settimana.