Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Brent rialzista, in rally per il sesto giorno

Lunedì il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso in lieve rialzo recuperando le perdite iniziali. All’inizio della sessione, i prezzi sono finiti sotto pressione dopo che il ministro del petrolio iraniano ha dichiarato che se il prezzo del petrolio fosse rimasto elevato l’OPEC non avrebbe esteso l’accordo per il tetto alla produzione.

I future sul greggio WTI con scadenza a giugno hanno chiuso a 68,64 $, in rialzo di 0,24 $ (+0,35%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a giugno hanno concluso a 74,71 $, in rialzo di 0,65 $ (+0,88%).

Previsioni

Martedì i future sul petrolio greggio si muovono in rialzo, con il Brent a guidare la carica al sesto giorno in verde. I trader sostengono che a guidare i mercati sono le aspettative di una riduzione dell’offerta perché la benzina e altri prodotti sono in rialzo in una fase in cui gli Stati Uniti potrebbero reintrodurre le sanzioni contro l’Iran e restano in vigore tagli alla produzione dell’OPEC.

Alle 8:10 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a giugno si attestano a $ 68,98, in rialzo di $ 0,34 (+0,52%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a giugno si attestano a $ 74,96, in rialzo di $ 0,25 (+0.33%). Il Brent ha violato il massimo della scorsa settimana mentre il contratto WTI viene scambiato leggermente al di sotto.

Secondo alcuni indicatori tecnici, i mercati sono “ipercomprati”, ma in un mercato trainato dal momentum e sostenuto da solidi fondamentali potrebbe non contare. Son proprio questi fondamentali che stanno incoraggiando gli hedge fund ad ad incrementare le posizioni aperte sui cali di prezzo. I prezzi potrebbero salire se gli hedge fund sentiranno il bisogno di acquistare inseguendo il mercato al rialzo. Ciò probabilmente innescherebbe un movimento esplosivo verso l’alto accompagnato da un’elevata volatilità.

I trader sono saliti i scia ai sauditi che si dice stiano spingendo i prezzi verso i $ 70 – $ 80 al barile oltre a riportare i livelli delle scorte a livelli normali.

I fattori rialzisti a sostegno di un aumento dei prezzi sono gli sforzi dell’OPEC per riequilibrare i mercati, la forte domanda in Asia e la reimposizione delle sanzioni contro l’Iran. Naturalmente, anche le notizie che potrebbero portare a un’interruzione dell’offerta saranno rialziste. “Il fattore più importante che sta lavorando contro un mercato rialzista in questo momento è la produzione degli Stati Uniti in aumento. Ci aspettiamo dei mercati in rialzo nel breve termine con periodiche rotture ribassiste dovute alle condizioni di ipercomprato. Tuttavia, a patto che le notizie rimangano rialziste, questi cali dovrebbero essere brevi in termini di prezzo e tempo.

Inoltre i trader probabilmente continueranno a reagire ai rapporti settimanali sulle scorte dell’American Petroleum Institute (API) di martedì e della statunitense Energy Information Administration di mercoledì.