Petrolio Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Balzo del prezzo del petrolio in scia all’intervento militare iracheno, in vista di nuove sanzioni contro l’Iran

Lunedì a inizio giornata i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il petrolio Brent, si sono mossi in netto rialzo in seguito all’invio di un contingente militare da parte del governo iracheno verso Kurkir, città in un territorio ricco di petrolio popolata dai curdi, che recentemente hanno dichiarato la propria indipendenza.

Alle 4. 39 GMT i future sul petrolio greggio WTI con scadenza a dicembre vengono negoziati a $ 52,15, in rialzo di $ 0,42 (+0,81%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a gennaio vengono negoziati a $ 57,57, in rialzo di $ 0,62 (+1,09%).

Secondo la Associates Press, che cita la televisione pubblica del paese, l’esercito nazionale iracheno avrebbe preso il controllo delle aree rivendicate dei curdi, in un’azione che non avrebbe incontrato l’opposizione da parte dei combattenti Peshmerga – o quantomeno non ci sono notizie confermate riguardo eventuali scontri.

L’Iraq rappresenta il secondo paese produttore di petrolio dell’Opec. Le aree controllate dell’Iraq controllare dai curdi sono fra le più produttive del paese e contengono gran parte delle infrastrutture del settore energetico.

A sostenere il mercato hanno anche contribuito i timori rispetto a possibili nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti contro Teheran. Venerdì, nonostante l’assenso da parte degli ispettori internazionali, il presidente Trump si è rifiutato di certificare formalmente l’adesione all’accordo da parte del paese asiatico.

Durante il periodo delle precedenti sanzioni contro l’Iran, i mercati globali sperimentavano un taglio dell’offerta di petrolio greggio corrispondente a circa 1 milione di barili al giorno. Alcuni trader ritengono che la nuova serie di potenziali sanzioni non dovrebbe raggiungere le proporzioni precedenti perché gli Stati Uniti dovranno probabilmente agire da soli; ogni iniziativa comunque avrà presumibilmente delle ripercussioni sull’offerta.

Fra le altre notizie del giorno, secondo la società di servizi per l’energia Baker Hughes che venerdì ha pubblicato l’ultimo rapporto seguito attentamente dai mercati, nella settimana conclusasi il 13 ottobre le società di trivellazione avrebbero tagliato il numero di piattaforme petrolifere operative di cinque unità, portando il totale a 743.

Previsioni

Nel breve termine, a meno di ulteriori azioni militari in medioriente con ripercussioni sul settore petrolifero (non solo in termini di distribuzione, ma anche di eventuali danni o distruzione delle infrastrutture), il prezzo del petrolio potrebbe muoversi in rialzo.

Un potenziale scontro a Kirkuk avrebbe un grande risalto a breve termine, mentre eventuali sanzioni contro l’Iran potrebbero giungere in seguito, poiché la legge statunitense prevede che ogni 90 giorni il presidente debba certificare di fronte al Congresso il rispetto dell’accordo da parte dell’Iran. Inoltre, il Congresso USA avrà a disposizione 60 giorni per decidere sse tornare ad imporre le sanzioni economiche a Teheran, dopo il ritiro in conseguenza dell’accordo.

A inizio giornata il WTI ha superato l’importante area di ritracciamento $ 51,71-$ 51,27, zona che funge ora da nuovo supporto. Se in settimana il momentum rialzista dovesse proseguire, il prossimo obiettivo rialzista si sposterebbe sul recente massimo $ 53,11.

Il greggio Brent ha aperto in gap rialzista sul grafico settimanale, ad indicare forti acquisti. Nuovo livello di supporto offerto da $ 57,01-$ 56,60, con obiettivo su $ 58,35.