Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Arabia Saudita e Russia si apprestano ad aumentare la produzione

Lunedì i future sul petrolio greggio statunitense, il West Texas Intermediate, e quelli sullo standard internazionale, il Brent, hanno dato vita a una sessione volatile; gli investitori hanno preso posizione in vista della riunione dell’OPEC che si terrà a Vienna il 22 e 23 giugno.

Il petrolio greggio è crollato a inizio sessione in scia alla notizia secondo la quale il gruppo guidato dall’OPEC e da altri importanti paesi produttori, inclusa la Russia, prevedrebbe di aumentare la produzione di un milione di barili al giorno. Mentre la maggior parte dei trader si aspetta un aumento della produzione, il mercato è ancora incerto sull’ammontare e sui tempi di una tale eventualità.

È stata la paura dell’ignoto ad incoraggiare i venditori short a ricoprire in modo aggressivo le posizioni, spingendo i prezzi in netto rialzo in chiusura di giornata. I trader hanno anche sollevato problemi in merito alla possibile opposizione da parte di Iran, Iraq e Venezuela, e hanno reagito alla notizia secondo la quale la Cina potrebbe decidere di imporre dazi sul greggio statunitense. Trattandosi del più grande acquirente di petrolio USA, la loro assenza dal mercato potrebbe far abbassare i prezzi.

Previsioni

Martedì a inizio giornata il petrolio greggio si muove in ribasso a causa del rinnovato clima di preoccupazione per il previsto aumento della produzione da parte dell’OPEC e del principale paese produttore, la Russia. Nessuno è veramente certo delle dimensioni dell’aumento della produzione, ma la Russia lascia intendere che l’incremento sarà graduale.

Alle ore 4:11 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza ad agosto si attestano a $ 65,30, in calo di $ 0,39 (-0,59%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza ad agosto si attestano a $ 74,80, in calo di $ 0,54 (-0,72%).

Credo che la volatilità sia destinata a continuare martedì poiché gli investitori probabilmente continueranno a reagire ai segnali di un OPEC diviso. Mentre la maggior parte dei membri del cartello probabilmente seguirà la guida dell’Arabia Saudita, ci sono segnali secondo i quali Iran, Iraq e Venezuela si starebbero preparando a porre il veto a qualsiasi decisione a favore di un aumento della produzione.

Inoltre, dalla fine di maggio, la maggior parte dgli interventi provengono dall’Arabia Saudita e dalla Russia, il che indica che tra i due maggiori produttori si potrebbe formare una stretta alleanza.

Si ipotizza che i sauditi e i russi possano proceder insieme con un aumento di 1 milione di barili al giorno. Tuttavia, in futuro, la Russia potrebbe aumentare la produzione di altri 500.000 barili al giorno.

Alcuni trader sostengono poi che, anche se l’aumento copre la produzione persa dal Venezuela a causa di problemi economici e la riduzione della produzione dall’Iran a causa delle sanzioni statunitensi, e Iran, Iraq e Venezuela continueranno a produrre a ritmi ridotti l’aumento della produzione potrebbe non essere all’altezza delle aspettative.

Infine, gli investitori stanno tenendo d’occhio la Cina perché potrebbe dare seguito alla minaccia di imporredazi sulle importazioni di petrolio greggio dagli Stati Uniti, ora che il presidente Trump ha minacciato la seconda più grande economia del mondo con circa $ 200 miliardi di nuovi dazi.