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Petrolio, Analisi Fondamentale Giornaliera – I prezzi si normalizzano dopo il ridimensionamento della tempesta Gordon

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Sep 5, 2018, 12:11 UTC

L'uragano Gordon viene ridimensionato a semplice tempesta tropicale di livello medio; nel mentre gli analisti iniziano a valutare l'impatto sui prezzi delle sanzioni all'Iran

Petrolio

Prezzi del petrolio in calo oggi dopo che l’agenzia nazionale meteorologica americana ha ridimensionato la tempesta tropicale Gordon, che aveva colpito la costa del Golfo Americano con poca intensità, perdendo forza durante il suo cammino. Alle 14:00 il WTI perde oltre un punto percentuale, scambiando poco sopra i 69 dollari per barile; il Brent invece è in ribasso deello 0,8% scambiando a quota 77 dollari e mezzo.

Il greggio aveva guadagnato tanto ieri poiché le compagnie petrolifere chiudevano dozzine di piattaforme offshore in previsione dei danni provocati dalla tempesta tropicale Gordon, che poteva trasformasi in uragano, secondo alcune fonti climatiche. Ma quest’oggi la tempesta si sta indebolendo, riducendo le sue possibile minacce ai produttori di petrolio.

“La tempesta tropicale Gordon è passata senza incidenti, dopo le aspettative precipitose secondo cui l’uragano si sarebbe rafforzato ed avrebbe provocato danni”, ha detto Stephen Brennock del broker petrolifero PVM. “Ed Invece, si è indebolita considerevolmente e si è allontanata dalle zone di produzione petrolifera; di conseguenza la corsa dei tori si è notevolmente ridimensionata”.

“Storm in a teacup”, hanno commentato gli analisti di JBC Energy, riferendosi al limitato impatto di Gordon sui prezzi del petrolio.

Il petrolio potrebbe ottenere supporto se i rapporti settimanali sugli inventari degli Stati Uniti mostreranno un calo delle scorte di greggio, così come da previsioni. Gli analisti stimano, in media, che le scorte diminuiranno di circa 1,9 milioni di barili per la rilevazione inerente alla scorsa settimana.

A causa delle festività del Labor Day, come da calendario macro-economico, l’American Petroleum Institute, rilascerà il suo rapporto di fornitura solo alle 22:30 ora italiana di questa sera. Domani invece sono previsti al solito orario i dati ufficiali della Energy Information Administration.

Il Brent è stato scambiato da Aprile a questa parte tra i $ 70 e gli $ 80 dollari al barile; questa è una fascia di prezzo che l’Arabia Saudita e gli altri produttori dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio vorrebbero vedere mantenuta per ora, hanno affermato fonti dell’OPEC e dell’industria.

 

Previsioni

Nelle ultime ore si è fatta sempre più insistente la voce di un petrolio protagonista per la fine di quest’anno, con le esportazioni di Crude Oil dell’Iran che scenderanno entro fine 2018 di 2,4 MB per day. Amrita Sen, chief oil analyst di Energy Aspects, ha detto che ci sarà un rialzo significativo per i prezzi del petrolio a Novembre. Miss Sen si aspetta un Brent a 90 dollari al barile nel giro di 2 mesi.

A sua volta Christopher Johnson, voce autorevole di Reuters nel settore energetici, ha detto via twitter che la risposta dei prezzi del petrolio alle sanzioni all’Iran potrebbero essere due volte più forti rispetto al 2012, incrementando i prezzi di 21 dollari per barile in più rispetto ai 12 dollari di incremento avutosi nel 2012.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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