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Petrolio, Analisi Fondamentale Giornaliera – Aggiornamenti da Vienna

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Jun 22, 2018, 12:08 UTC

Petrolio in positivo durante tutta la sessione asiatica ed a metà della sessione europea. Attesa per il documento condiviso sviluppato in accordo anche con l'Iran

Petrolio, Analisi Fondamentale Giornaliera – Aggiornamenti da Vienna

I prezzi del Petrolio sono da stamani in una fase di stallo, con il WTI ed il Brent che viaggiano entrambi in territorio positivo, poco sopra il punto percentuale di realizzo rispetto a ieri. Gli operatori attendono la fine del meeting OPEC per riposizionarsi sui future in scadenza ad Agosto; non è detto che grosse variazioni di prezzo potrebbero verificarsi nella notte di Lunedì ovvero dalle 00:00, a 24 ore dalla chiusura dei lavori

Analisi Fondamentale

I ministri di Iran ed Arabia Saudita hanno avuto un incontro privato a parte questa mattina. II ministro iraniano del Petrolio Bijan Namdar Zanganeh ha detto di aver avuto un buon incontro con il suo omologo saudita e non si è sentito pessimista riguardo alla possibilità di un compromesso – un’inversione della sua posizione, mantenuta di fatto tal quale da Giovedì scorso. Dopo alcune settimane tumultuose che hanno caratterizzato i mercati del greggio, i suoi commenti hanno suggerito che i consumatori di petrolio dagli Stati Uniti all’India e alla Cina potrebbero presto trovare un certo sollievo dai prezzi troppo alti.

Abbiamo avuto una buona discussione, abbiamo concordato alcuni capisaldi per scendere ad un compromesso già in questo incontro“, ha detto Zanganeh ai giornalisti. “Stanno scrivendo un testo per finalizzare questo accordo“. Nessuno dei ministri ha però commentato i dettagli del loro accordo.

I funzionari del OPEC si sono riuniti nella capitale austriaca per discutere di un aumento della produzione equivalente a circa 600.000 barili al giorno, ovvero lo 0,5 percento dell’offerta globale. Il ministro saudita per l’energia, Khalid Al-Falih, ha detto che in realtà sta spingendo per un aggiustamento di 1 milione di barili al giorno per i tagli alle forniture che l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati hanno concordato nel 2016.

Questo sarebbe distribuito proporzionalmente tra le 24 nazioni partecipanti ai cordoli. Alcuni di questi paesi, in particolare il Venezuela e il Messico, non sono attualmente in grado di aumentare la produzione, quindi circa un terzo di tale petrolio non verrebbe effettivamente restituito al mercato, secondo i calcoli di Bloomberg basati sui dati dell’Agenzia internazionale dell’energia.

Previsioni

Inutile dire che non è ancora chiaro cosa il mercato del petrolio abbia scontato nei giorni precedenti e se c’è differenza fra 600 mila barili o 1 milione. Quello che è certo è che queste azioni sono volte ad alleviare la sofferenza degli acquirenti che ritengono i prezzi del petrolio troppo alti e non a mercato. Vedremo come si piazzeranno gli operatori di mercato.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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