Petrolio Analisi fondamentale del 14 febbraio, Previsioni

Durante tutta la sessione di lunedì, il greggio è stato sotto pressione derivante dalla mancata capacità delle notizie sulla crescente attuazione dell’accordo dell’Opec di impressionare gli investitori. Inoltre, sul prezzo del petrolio hanno pesato i dati che mostrano un incremento della produzione negli Stati Uniti.

Il Wti con scadenza ad aprile ha chiuso a 53,43$, in ribasso di 0,90$ ossia dell’1,66%. Il Brent con scadenza ad aprile ha terminato la sessione a 55,59$, in ribasso di 1,11$ ossia dell’1,96%.

Nella giornata di venerdì, è stato pubblicato un rapporto secondo cui l’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione è stato attuato al 92%. Tuttavia, questo si è rivelato un evento eccezionale: nelle prime ore dalle sessione di lunedì, i venditori sono, infatti, tornati nel mercato. I trader hanno preferito concentrarsi sui dati che mostrano un ulteriore incremento della produzione negli Stati Uniti.

Secondo i nuovi dati pubblicati nella giornata di lunedì dall’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia), a marzo la produzione degli Stati Uniti dovrebbe aumentare di 80000 barili al giorno a 4,87 milioni di barili al giorno.

Sin dall’inizio della sessione, sul prezzo ha premuto anche la reazione ai dati diffusi nella giornata di venerdì, che registrano il massimo incremento mensile del numero di pozzi petroliferi attivi negli Stati Uniti dal 2012. Gli impianti in attività sono 591, il massimo dall’ottobre del 2015.

Secondo l’Ice, durante la scorsa settimana, gli speculatori hanno tagliato le posizioni long nette sul Brent di 10000 unità- Inoltre, le puntate al rialzo sulla benzina hanno raggiunto il massimo degli ultimi quattro anni. Per i trader, la domanda dovrebbe aumentare a causa del ritorno delle temperature primaverili e della prevista fase di manutenzione.

Previsioni

L’azione del prezzo della giornata di lunedì ha confermato che il greggio si trova in una gamma di oscillazione. Il Wti oscilla tra i 55,16$ e i 51,86$. La gamma del Brent è compresa tra i 58,92$ e i 54,21$.

A mio parere, questa settimana vedrà il trading sempre più ambivalente, probabilmente caratterizzato da volatilità dopo la pubblicazione dei rapporti settimanali sulle scorte: quello dell’American Petroleum Institute (Api) nella giornata di martedì e quello dell’Eia nella giornata di mercoledì. Durante la scorsa settimana, le scorte di greggio sono aumentate di 14,2 milioni di barili secondo l’Api e di 13,8 milioni di barili secondo l’Eia. Tuttavia, l’Api ha rilevato un incremento dell’offerta delle scorte di benzina, mentre, per l’Eia, queste sono inaspettatamente diminuite.

Nei prossimi sette giorni, l’andamento del prezzo del greggio potrebbe essere determinato dai dati sulle scorte di benzina di questa settimana.