Venerdì i future sull'oro con scadenza a febbraio recuperano leggermente terreno dopo essere sprofondati nel corso della precedente sessione ai minimi dal
Venerdì i future sull’oro con scadenza a febbraio recuperano leggermente terreno dopo essere sprofondati nel corso della precedente sessione ai minimi dal febbraio 2016, probabilmente a causa delle quadrature di posizione in vista del rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo atteso in giornata.
Il dollaro USA si muove in ribasso, contribuendo a sostenere i contratti sull’oro, denominati in dollari.
Per quanto riguarda i dati economici di giovedì, il PMI ISM del settore manifatturiero segnala – in riferimento al mese di novembre – un’accelerazione dell’attività industriale Usa (ai massimi degli ultimi cinque mesi) favorita da un aumento dei nuovi ordini e della produzione; evidentemente dopo un crollo protrattosi per lungo tempo il settore manifatturiero ha ritrovato stabilità.
Inoltre, il presidente della Federal Reserve di Dallas Robert Kaplan ha dichiarato giovedì che, nonostante possibile cambiamento della politica economica da parte dell’amministrazione Trump, la propria previsione per il prossimo anno di una crescita del 2% del Pil USA rimane inalterata.
Ancora, The Perth Mint ha segnalato in riferimento al mese di novembre un calo delle vendite di prodotti in oro e argento.
Secondo Reuters, nel mese in corso gli acquisti di oro da parte dell’India potrebbero dimezzarsi dopo essere saliti del mese di novembre ai massimi degli ultimi 11 mesi a causa del calo di domanda dovuto al decisione del governo di ritirare le banconote di grosso taglio.
PREVISIONI
Il mercato dell’oro continuerà ad essere fortemente influenzato dall’andamento dei titoli del Tesoro USA. L’attuale pattern grafico indica la presenza del più vicino supporto 100 $ circa sotto di noi – nel caso in cui il supporto attuale dovesse essere perforato. Un forte aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro probabilmente creerebbe le condizioni per un movimento in tal senso.
Nel breve termine, l’oro potrebbe trovare supporto a fronte di un ulteriore calo in borsa. Un eventuale rally non potrà che essere sostenuto inizialmente da azioni di copertura short; per attirare dei compratori veri e propri, infatti, sarà prima necessario un cambiamento di umore da parte degli investitori.
Il rapporto chiave di oggi, quello capace di movimentare i tassi di interesse dei titoli del Tesoro, dovrebbe essere quello sulle buste-paga del settore non agricolo negli USA. Il dato principale dovrebbe indicare – in riferimento al mese di novembre – la creazione di 177.000 posti di lavoro, in rialzo rispetto ai 161 mila del mese precedente. Tuttavia, alla luce dei dati positivi di mercoledì pubblicati dalla ADP, non ci sarà da stupirsi se il valore effettivo dovesse superare i 200.000.
Il salario medio orario dovrebbe attestarsi allo 0,2%, in calo dello 0,4% precedente, mentre il tasso disoccupazione rimanere invariato il 4,9%.
In arrivo anche due discorsi di funzionari della Fed: i membri del FOMC Lael Brainard e Daniel Tarullo. Entrambi dovrebbero fare riferimento al rapporto sull’occupazione e alle ripercussioni su inflazione e politica monetaria della Fed.
Dato che, secondo la mia opinione, un incremento dei tassi nel mese di dicembre è già stato interamente scontato sul prezzo di mercato dell’oro, ritengo che gli investitori rivolgeranno l’attenzione a ulteriori incrementi futuri. Se i dati sull’occupazione dovessero superare le aspettative e le previsioni sull’inflazione continuare a migliorare a causa dell’aumento del costo del petrolio greggio, ritengo che la Fed procederà senza indugio con ulteriori incrementi dei tassi nel corso del 2017.
Particolarmente sensibile rispetto a questo scenario sarà il mercato dei titoli del Tesoro. Se assisteremo a un’accelerazione rialzista probabilmente nei conseguirebbe un forte calo del prezzo dell’oro. In questo momento, le condizioni di ipervenduto sembrano favorire il metallo prezioso, potremmo pertanto assistere a un rally di copertura short. Ad ogni modo, le previsioni di lungo termine rimangono ribassiste.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.