Oro Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni – Dei dati deludenti sulle vendite al dettaglio potrebbero fungere da supporto

Lunedì i future sull’oro hanno battuto in ritirata rimanendo però in prossimità del massimo degli ultimi due mesi. Il metallo prezioso è stato messo sotto pressione dall’apprezzamento del dollaro USA, che ha contribuito a rendere più costoso il metallo denominato in dollari per gli acquirenti non statunitensi. A pesare ulteriormente, l’aumento della domanda di investimenti ad alto rischio: la propensione al rischio è stata alimentata da un lieve calo di tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord.

Su Comex, i future sull’oro con scadenza a dicembre hanno chiuso a $ 1290,40, in ribasso di $ 3,60 (-0,28%).

Il clima di tensione ha cominciato ad alleggerirsi nel fine settimana dopo che il Segretario di Stato Rex Tyllerson e il Ministro della Difesa degli Stati Uniti James Mattis hanno pubblicato una dichiarazione sul Wall Street Journal secondo la quale l’attuale amministrazione USA continuerà a perseguire una soluzione diplomatica del conflitto con la Corea del Nord. “Gli Stati Uniti non sono interessati a un cambio di regime né a una accelerazione del processo di riunificazione della Corea”.

Lunedì gli investitori sono ritornati ad interessarsi ai beni di investimento ad alto rendimento in scia alle voci che ipotizzano l’esistenza di un piano voluto da Russia e Cina per frenare l’escalation del conflitto fra Stati Uniti e Corea del Nord. I due paesi sperano di fermare i test missilistici condotti dalla Corea del Nord chiedendo a Corea del Sud e Stati Uniti di interrompere le esercitazioni militari.

Lunedì non sono stati pubblicati rapporti economici importanti ma le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Federal Reserve di New York William Duddley hanno contribuito a tenere sotto pressione il mercato dell’oro; l’esponente della Fed ha infatti parlato di un possibile innalzamento dei tassi nel corso dell’anno.

Previsioni

Martedì il mercato dell’oro si muove in ribasso; gli investitori continuano infatti a reagire al calo di tensione fra Stati Uniti e Corea del Nord.

Un flusso di denaro sta abbandonando i beni rifugio ritornando verso i mercati azionari, ma le perdite potrebbero essere limitate alla luce dei timori rispetto all’andamento dei tassi di interesse negli Stati Uniti.

L’attuale ondata di vendite rappresenta le liquidazioni da parte degli investitori di una parte delle posizioni riconducibile al rally della scorsa settimana, quando si è verificata una fuga alla ricerca di sicurezza. Gli investitori continuano a possedere posizioni riconducibili all’ipotesi di un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel corso dell’anno.

E’ inoltre emerso un rapporto secondo il quale il leader della Corea del Nord Kim Jong Un avrebbe ricevuto una relazione dall’esercito sul piano di lancio di missili contro Guam; Kim ha però dichiarato che di voler attendere le azioni da parte degli Stati Uniti per un po’ di tempo prima di prendere una decisione (secondo l’agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord).

Se a questa notizia dovesse seguire una reazione da parte del presidente Trump, l’euro potrebbe attirare nuovi acquirenti.

L’area chiave da tenere oggi sotto osservazione è $ 1277,60-$ 1272,80. Per ora, abbiamo osservato un normale pullback del trend rialzista. La reazione dei trader a questa zona ci dirà se assisteremo al ritorno degli acquirenti o se a prendere il controllo saranno i venditori.

il rapporto più importante di oggi è quello sulle vendite al dettaglio dagli Usa, seguito da rapporti minori come l’indice manifatturiero Empire State, il rapporto sui prezzi delle importazioni, quello sulle giacenze di magazzino delle imprese e l’indice del mercato immobiliare NAHB.

Per quanto riguarda le vendite al dettaglio e le vendite al dettaglio “core”, si prevede una crescita dello 0,3%. Un dato superiore avrebbe un effetto ribassista sul mercato dell’oro, mentre un dato inferiore ridurrebbe le probabilità di un innalzamento dei tassi da parte della Federal Reserve, circostanza che fungerebbe da supporto al mercato dell’oro.