Oro Analisi Fondamentale Giornaliera – Il PIL Trimestrale Determinerà il Tono della Giornata

Giovedì i future dell’oro sono scesi dal loro livello massimo da sei settimane a questa parte, compressi da un recupero del dollaro statunitense contro buona parte delle divise principali e da solidi dati economici. Inoltre gli investitori continuano a metabolizzare le dichiarazioni sulla politica monetaria da parte della Fed e valutano il piano della banca centrale statunitense di ridurre il proprio debito massiccio “relativamente presto”, in segno di fiducia nei confronti dell’economia degli Stati Uniti.

La moneta statunitense ha invertito la rotta sulla scorta di dei dati economici positivi. Le nuove richieste di un sussidio di disoccupazione mostrano un dato pari a 244,000 unità, leggermente superiore alle stime di 240,000 e ben al di sopra delle 234,000 unità della precedente settimana.

Il dato puro riferito agli ordini di beni durevoli è salito dello 0,2%, inferiore rispetto alle stime dello 0,4% e al dato precedente pari allo 0,3%. Il dato generale degli ordini di beni durevoli è salito del 6,5%, ben al di sopra del 3,5% previsto e rispetto al precedente pari a -0,8%.

Inoltre, il dato preliminare relativo agli inventari sulle vendite all’ingrosso è salito dello 0,5%, negativo rispetto allo 0,3% previsto. Il dato precedente è stato rivisto in rialzo allo 0,4%. Il dato della bilancia commerciale delle merci è risultato migliore, rispetto alle attese di un numero pari a -63,9 miliardi.

Previsioni

L’oro mostrerà una reazione ai movimenti del dollaro statunitense, che sarà influenzata dall’andamento dei rendimenti sui titoli del Tesoro degli Stati Uniti. I rendimenti del Tesoro a loro volta dipenderanno dai dati economici odierni.

Con i rendimenti e la divisa statunitense che si stabilizzano, i prezzi del metallo aurifero potrebbero riscontrare un limite al rialzo. La domanda crescente di beni a maggiore rischio, avrà un peso sull’andamento dei prezzi dell’oro.

Per il lungo periodo, l’oro potrebbe subire un impatto negativo a seguito delle aspettative di una riduzione del massiccio bilancio della Fed; tale riduzione è attesa per settembre. Per tale ragione, la curva dei rendimenti a lunga scadenza dovrebbe cominciare a salire, mettendo un po’ di pressione sul prezzo dell’oro e rafforzando leggermente la divisa statunitense. Dal momento della chiusura di giovedì, il CME Group’s FedWatch Toll indica in un 49% la possibilità che la Fed possa operare un innalzamento dei tassi d’interesse in dicembre.

Venerdì gli investitori avranno l’opportunità di reagire al dato preliminare sul PIL dell’ultimo trimestre. Ci sono attese di una crescita dell’economia pari al 2,5% dal precedente 1,4%. Un dato più positivo porterebbe i rendimenti del Tesoro in rialzo. L’oro dovrebbe scendere a seguito della notizia. Un dato più debole sarebbe positivo per il metallo aurifero.

L’indice relativo ai costi dell’occupazione è previsto allo 0,6%, in ribasso rispetto allo 0,8%. La Fed punta a un dato in rialzo che sarebbe positivo anche per il dollaro.

Infine, il dato rivisto relativo alla fiducia dei consumatori, elaborato dall’Università del Michigan, mostra aspettative per un numero pari a 93,2, di fatto immutato rispetto al mese precedente.

Nella seconda parte di questa giornata sono previste le dichiarazioni da parte di Kaplan, membro del FOMC.

Per quanto riguarda l’azione del prezzo, ipotizziamo un’inclinazione rialzista che potrebbe svilupparsi a seguito di una mossa sostenuta oltre il livello dei 1269,40$ e un tono ribassista a seguito di una mossa sostenuta al di sotto del livello dei 1258,30$. Un mantenimento dell’andamento all’interno di questi livelli indicherebbe una prospettiva neutrale del metallo aurifero.