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Natural Gas, Analisi Fondamentale post dato – Il dato delle scorte rispetta le previsioni

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Jul 8, 2018, 07:22 UTC

Prezzi del natural gas per la prima volta in positivo questa settimana durante la sessione americana odierna, grazie alla reazione sul dato delle scorte

Natural Gas, Analisi Fondamentale post dato – Il dato delle scorte rispetta le previsioni

Il gas in deposito, secondo le rilevazioni della settimana con termine ultimo pari a Venerdì 29 giugno 2018, è di 2.152 miliardi di piedi cubi, secondo le stime pubblicate quest’oggi dalla Energy Information Administration. Ciò rappresenta un aumento netto di 78 miliardi di piedi cubi rispetto alla settimana precedente. Le scorte immagazzinate in questo momento sono 717 miliardi di piedi cubi in meno rispetto allo scorso anno e 493 miliardi di piedi cubi al di sotto della media quinquennale di 2.645 miliardi di piedi cubi. A 2.152 miliardi di piedi cubi, il gas di esercizio totale è compreso nell’intervallo storico di cinque anni.

Gas di lavoro nello stoccaggio sotterraneo rispetto alla portata di cinque anni

In questa grafica potete vedere le scorte dal 2012 al 2018, in azzurro chiaro vengono indicata la media delle iniezioni della quantità immagazzinata nelle prime 11 settimane ed in blu scuro (pink per il 2018) vedete l’iniezione di gas delle ultime 18 settimane.

Rispetto alle previsioni l’iniezione dell’ultima settimana è maggiorata di 3 miliardi di piedi cubi

Notizie Meteo

Le ultime notizie meteo inoltre non sono confortanti per i tori, visto l’arrivo del primo uragano stagionale. È dunque Beryl il primo ciclone tropicale atlantico della stagione. Dopo il periodo di calma, l’Atlantico ha dunque il suo uragano. Beryl si è formato in uno specchio d’acqua ‘fredde’, sotto i 25,6°C ma abbastanza calde per la formazione; di tutti i cicloni che si formano in Atlantico solo il 5% riesce a formarsi sotto la soglia dei 26°C e la maggior parte si forma molto più a nord.Beryl con i suoi 80 miglia orari di vento è il più forte uragano nell’Atlantico tropicale in Luglio dopo Bertha (2008). Beryl poi è il più orientale tra quelli che si formano dalle onde africane.

Beryl, che si caratterizza per le sue dimensioni ridotte, si muove verso le Piccole Antille che raggiungerà tra domenica e lunedì ma tenderà ad indebolirsi dal momento che navigherà in una zona con poca energia.

I cicloni tropicali piccoli come Beryl tendono ad intensificarsi più rapidamente delle previsioni. Beryl è riuscito a formarsi nonostante le condizioni contrarie in atto quali le acque fredde, lo shear del vento alto ed il pennacchio di aria secca in arrivo dal Sahara. Dopo solo 18 ore Beryl si è trasformato nella giornata di giovedì da depressione tropicale ad uragano.

Previsione dei prezzi

Prima di sbilanciarci preferiamo attendere l’inizio della prossima settimana al fine di comprendere l’andamento dello strumento finanziario. Per ora il supporto posto in area 2,82 dollari ha retto abbastanza bene ed i prezzi quest’oggi sono rimbalzati  dall’area sopra citata con poca forza a dire il vero, portandosi in territorio positivo per quasi l’intera sessione americana. Vedremo l’apertura di Lunedì quali indicazioni potrà darci in tal senso.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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