Natural Gas, Analisi Fondamentale Giornaliera – Meteo e Produzione stanno mandando al tappeto i prezzi

Giornata di rimbalzo per i prezzi del Natural Gas che hanno toccato stanotte durante la sessione asiatica quota 2,686 dollari per piede cubo, cosa che non accadeva da Aprile di quest’anno. Alle 18:00 il NatGas guadagna lo 0,8% portandosi di nuovo sopra i 2,70 dollari.

Cresce la produzione mondiale!

Le più grandi compagnie petrolifere mondiali stanno pompando più gas naturale che mai, contribuendo a stimolare un aumento dei profitti, così facendo viene ampiamente soddisfatta la crescente domanda globale di carburanti che possono mitigare le emissioni globali di gas serra.

Questo decennio segna uno cambio radicale per un settore che una volta si concentrava prevalentemente sul petrolio greggio, e che ora guarda con attenzione al gas naturale. Oggi, l’aumento della produzione di energia elettrica a gas, l’aumento della produzione dai giacimenti di scisto statunitensi e l’industria del gas naturale liquefatto (LNG) che rende possibile la spedizione del carburante, hanno contribuito a creare un vero e proprio boom.

“Il GNL è un prodotto di crescita per le principali società energetiche”, ha affermato Brian Youngberg, analista del settore energetico con Edward Jones, che prevede che l’industria mondiale del GNL crescerà almeno del 4% all’anno per i prossimi cinque anni.

Meteo

Le previsioni meteorologiche sono anche per questa settimana sfavorevoli ai tori del Natural Gas; si prevedono temperature al di sotto della media stagionali per il mese di Agosto, mentre le ultime settimane di Luglio sono state deludenti per gli operatori che hanno visto diverse precipitazioni sul territorio americano.

Previsioni

Gli orsi del Natural Gas hanno avuto la meglio in questo mese di Luglio con lo sguardo sempre rivolto allo shale gas ed al Sabine pass, nonché alle previsioni meteorologiche poco favorevoli. L’outlook di giovedì potrà chiarire di più sullo stato delle scorte invernali, unica speranza a cui si appigliano i tori. Le ricoperture di oggi vanno lette in tal senso, ovvero nella previsione dello scenario migliore che consiste in un immagazzinamento al di sotto del fabbisogno invernale e temperature glaciali nei mesi di Dicembre e Gennaio.