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Giovedì, sia l’S&P 500 che il Nasdaq sono saliti, supportati dal rally delle azioni Nvidia a seguito del forte rapporto sui ricavi del produttore di chip. Nel frattempo, una sentenza della corte statunitense che ha annullato la maggior parte delle tariffe imposte dall’ex presidente Trump ha aggiunto ulteriore complessità alle prospettive di mercato, contenendo i rialzi.
Nvidia è salita del 4,8% dopo aver superato le previsioni sulle vendite, spinte da una forte domanda di chip per intelligenza artificiale in vista delle restrizioni all’esportazione verso la Cina. Nonostante l’avvertimento che le nuove limitazioni potrebbero ridurre di 8 miliardi di dollari i ricavi del trimestre in corso, la solida domanda internazionale ha contribuito ad alleviare le preoccupazioni degli investitori. L’indice dei semiconduttori di Philadelphia è salito dell’1,2%, rispecchiando l’impennata di Nvidia.
La Corte Internazionale del Commercio degli Stati Uniti ha annullato la maggior parte delle misure tariffarie ampie dell’era Trump, sostenendo che superavano l’autorità presidenziale prevista dall’International Emergency Economic Powers Act. Pur escludendo da tale decisione i dazi specifici settoriali su acciaio, alluminio e automobili, è stata iniettata un’incertezza nelle prospettive della politica commerciale. La Casa Bianca ha presentato ricorso e potrebbe spingere per un intervento della Corte Suprema già a partire da venerdì.
L’entusiasmo del mercato si è raffreddato dopo la sentenza, con le megacaps che hanno ritirato i picchi iniziali. Apple è praticamente stabile con una variazione dello 0,1%, mentre Salesforce è scesa del 6,3% nonostante abbia rivisto al rialzo le previsioni annuali. I settori immobiliare e tecnologico hanno guidato i guadagni settoriali, con otto dei 11 principali settori dell’S&P 500 in leggero rialzo. Boeing è salita del 3,3% dopo aver confermato i suoi target di produzione per il 737 MAX.
I rendimenti dei Treasury sono diminuiti lungo tutta la curva. Il rendimento a 10 anni è sceso a 4,444%, mentre quello a 2 anni ha toccato il 3,955%, a conferma della cautela degli investitori. Inizialmente, i rendimenti erano aumentati in seguito alle speranze che la decisione della corte potesse favorire le previsioni di crescita, ma poi hanno invertito la tendenza a seguito di un lieve aumento delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, un possibile segnale d’allarme per la forza del mercato del lavoro.
Il mercato ha inoltre assimilato una seconda stima che mostra una contrazione del PIL degli Stati Uniti dello 0,2% nel primo trimestre, inferiore al calo dello 0,3% previsto, aggiungendo segnali contrastanti alle prospettive economiche.
Le azioni continuano a dimostrarsi resilienti in vista della fine del mese. Sia l’S&P 500 che il Nasdaq stanno registrando le migliori performance mensili dai tempi di novembre, supportati dall’allentamento delle paure legate al commercio, da utili forti e da un’inflazione contenuta. Tuttavia, gli operatori osservano attentamente le conseguenze della sentenza sulle tariffe, gli utili aziendali in corso e i dati sul mercato del lavoro per cogliere indizi sulla prossima mossa della Fed.
Rendimenti, politica commerciale e domanda di chip rimarranno fattori determinanti nei primi di giugno.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.