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Metalli preziosi, Analisi Fondamentale Giornaliera – Bisogna ringraziare Trump

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Jul 22, 2018, 07:08 UTC

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta manipolando il mercato valutario con le sue dichiarazioni ancora una volta, a tutto vantaggio dei metalli preziosi.

oro

È sempre e solo il Tycoon a smuovere il mercato; i tweet di Trump sul dollaro troppo forte hanno avuto come conseguenza il ritorno degli acquisti su oro, argento e platino, come conseguenza di una rinnovata debolezza del dollar index.

Durante i primi scambi della sessione americana, l’oro è in rialzo dello 0,6% dopo essere rimbalzato ieri dai minimi da un anno; anche l’argento è in positivo, dopo che ieri ha recuperato più dell’oro. Il platino, il migliore del trio, sovraperforma guadagnando 2 punti e mezzo percentuali.

I tweet di Trump

Anche quest’oggi Trump ha cinguettato sul dollaro ritenuto troppo forte, accusando i suoi “avversari” di manipolare il mercato

trump tweet 20-07-18

“La Cina, l’UE ed altri hanno manipolato le loro valute e mantenuto basso i tassi di interesse, mentre gli USA hanno rialzato i tassi così che il dollaro si è rafforzato giorno dopo giorno, portando via il nostro vantaggio competitivo. Come al solito giocano sporco….”

Già ieri sera però Mr Trump aveva manipolato il mercato valutario con alcune sue dichiarazioni sul dollaro troppo forte. In un’intervista con CNBC, Trump ha detto che un dollaro forte “ci mette in svantaggio”, aggiungendo che lo yuan cinese “è caduto come un masso”. Una valuta forte tende a rendere le esportazioni di un paese più costose. Trump era anche scontento della stretta monetaria della Fed, sottolineando che era preoccupato per il suo potenziale impatto sull’economia statunitense e sulla competitività americana.

La Casa Bianca ha in seguito fatto il controllo dei danni dopo la bomba Trump, dicendo che il presidente rispetta l’indipendenza della Fed e non interferisce con le sue decisioni politiche.

Gli analisti hanno detto che i commenti di Trump potrebbero significare un punto di svolta per la tendenza al rialzo del dollaro quest’anno.

La prospettiva di maggiori tassi di interesse statunitensi ha spinto il dollaro USA quest’anno. Da quando ha toccato un minimo di oltre tre anni contro un paniere di sei valute principali a febbraio, il dollaro .DXY ha guadagnato l’8,4 percento.

“Sospettiamo che i commenti del Presidente sui tassi di interesse e sui mercati valutari degli Stati Uniti possano quasi mettere fine al rally del dollaro – e in assenza di un’escalation immediata della guerra commerciale globale, è un mini-lifeline per il mercato emergente e l’alta beta (rischiose) valute altrove “, ha detto Viraj Patel, stratega FX, presso ING a Londra.

“Avevamo sempre diffidato del desiderio dell’amministrazione per un dollaro più debole e che un’implicita ‘politica del dollaro debole’ di per sé potesse diventare auto-avverante”.

Questa non è la prima volta che Trump esprime il suo dispiacere per un dollaro forte. Ha infatti detto al Wall Street Journal in tre diverse occasioni l’anno scorso che il dollaro era “troppo forte”.

Previsioni

Le dichiarazioni di Trump potrebbero portare il presidente della FED Powell ad assumere un atteggiamento più da colomba nei mesi a venire. Questo potrebbe cambiare le carte in tavola e obbligare gli operatori di mercato a prese di profitto anticipate ed a vendite di dollaro americano in favore delle altre sei valute del paniere del dollar index. Un indebolimento del dollaro porterà di conseguenza ad un rialzo dei metalli preziosi con possibili nuovi ingressi da parte dei bancari.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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