L’Euro Dollaro non Riesce a Sopportare le Pressioni Ribassiste e si Riporta sotto 1,0900

Il prezzo dell’euro dollaro non è riuscito a prolungare l’effetto Macron, riportandosi al di sotto del livello chiave 1,0900. Tutti sono in attesa dell’evento clou di questa settimana, la decisione dei tassi di interesse della BCE e la successiva riunione del presidente della BCE Christine Lagarde.

Escludendo al momento un cambiamento aggressivo della politica monetaria della BCE, il fiber probabilmente dovrebbe rimanere in difficoltà. Debolezza che in effetti potrebbe continuare fino al primo rialzo dei tassi, dove alcuni sostengono che la BCE alzerà entro la fine dell’anno i tassi di 65 punti base.

Inoltre, occorre menzionare che al momento l’Eurozona deve ancora porre un embargo totale del petrolio russo, e tale azione potrebbe costare un diminuzione della crescita dell’Eurozona tra l’1% e il 3% e aggiungere così un ulteriore input ribassista sull’euro dollaro.

Prove di continuazione long per il future del dollaro USA

Il future del dollaro americano (indice DXY) sta continuando a salire, aiutato dalla FED alle prese con la lotta contro l’alta inflazione. L’IPC statunitense sarà rilasciato nella giornata di oggi (14.30) e gli analisti prevedono un ulteriore aumento di esso, arrivando all’8,4% da un precedente 7,9%.

È molto evidente nel grafico precedente il grande rally del dollaro USA, il quale ha raggiunto e superato sia il livello annuale 99,89 che i 100 punti. È tutto a favore per un apprezzamento di medio/lungo termine del dollaro americano e quindi un deprezzamento conseguente dell’euro dollaro.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

Dalla fine di febbraio il fiber è intrappolato in un range di prezzo tra 1,0806 – 1,1182, con il limite inferiore toccato l’ultima volta (oltre a fine febbraio) quasi due anni fa.

Nonostante il ribasso si è fermato in questo periodo, il momentum short potrebbe riprendere a breve. L’obiettivo ribassista di brevissimo termine è rappresentato dal target intermedio 1,0824 ma non è da sottovalutare un peggioramento della situazione geopolitica che porterebbe ad uno sfondamento del livello e supporto chiave 1,0800.

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