L’Euro Dollaro in Mezzo ai Due Fuochi Divergenti della BCE e della FED

Il prezzo dell’euro dollaro è in piena fase laterale dopo aver toccato il minimi del mese di novembre (a 1,1186 il 23 novembre), e ora resta da vedere come le nuove proiezioni della FED (domani ore 20.00) influenzeranno le prospettive del fiber. Da attenzionare anche un dato spesso considerato minore ma molto importante: le proiezioni del tasso di interesse sia di breve che di lungo termine. Queste proiezioni potrebbe mostrare il percorso che vuole intraprendere la FED e di conseguenza si capirebbe se la FED abbia la volontà di abbattere (e in quanto tempo) l’attuale livello di inflazione. Ovviamente con questi presupposti il dollaro USA dovrebbe continuare ad apprezzarsi e di riflesso porterebbe l’euro dollaro a continuare il movimento ribassista e raggiungere livelli toccato l’ultima volta oltre un anno fa.

Ma attenzione alle future mosse della BCE

La BCE potrebbe tentare di guadagnare tempo durante quest’ultima riunione dell’anno, e il Consiglio Direttivo Europeo potrebbe prepararsi per un ulteriore aumento “transitorio” della crescita dei prezzi (inflazione) poiché si prevede un ulteriore aumento del livello di inflazione nel breve termine, ma dovrebbe iniziare un forte calo nel corso del prossimo anno.

A sua volta la BCE potrebbe continuare ad aiutare l’Eurozona nel 2022 poiché il presidente della BCE Lagarde ritiene che l’inflazione a medio termine si attesterà al di sotto dell’obiettivo del 2%, e questo dovrebbe portare l’euro dollaro verso un destino ancora ribassista nei prossimi mesi, a condizione che il Consiglio Direttivo rimanga su questa strada.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

Questi percorsi molto divergenti tra la FED e la BCE dovrebbero mantenere l’euro dollaro all’interno della tendenza ribassista.

Dopo tutte le precedenti considerazioni, il fiber potrebbe continuare a consolidarsi all’interno del range tra l’area di demand e il target intermedio 1,1363 in questi giorni. Menzione speciale la conformazione grafica del prezzo, il quale sembra stia formando un cuneo porterebbe un’esplosione di volatilità alla rottura.

Nonostante i presupposti rialzisti tecno-grafici, l’attuale ribasso è spinto dalle influenze macroeconomiche ultra-accomodanti della BCE e solamente un deciso cambiamento di pensiero del Consiglio Direttivo Europeo potrebbe portare ad un deciso rialzo dell’euro dollaro e raggiungere i vari target precedentemente posizionati.

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