Il cambio euro dollaro sale fino a quasi 1,1350, mentre il dollaro americano subisce pressioni di vendita in vista della riunione di politica monetaria della Fed dei prossimi giorni.
Il prezzo dell’euro dollaro ha guadagnato terreno durante la sessione europea di lunedì, attestandosi vicino a 1,1335, dopo aver toccato un minimo di tre settimane a 1,1265 alla fine della scorsa settimana. Sebbene il fiber non abbia seguito una tendenza rialzista con convinzione, il recupero intraday suggerisce una fase di stabilizzazione, mentre gli operatori si preparano a una settimana di decisioni cruciali, tra cui la riunione della Federal Reserve.
Nel fine settimana, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso fiducia nel fatto che potrebbero essere annunciati accordi commerciali bilaterali con alcuni dei suoi partner, anche se ha confermato di non aver avuto colloqui diretti con il presidente cinese Xi Jinping. Sebbene l’annuncio di accordi commerciali indichi un possibile miglioramento nelle trattative, la persistente incertezza sulla politica commerciale tra le due maggiori economie mondiali continua a tenere gli investitori sulle spine, limitando il rafforzamento del dollaro americano.
Questa settimana, l’attenzione si concentra sulla riunione della Federal Reserve, che si terrà mercoledì. Sebbene si preveda che la Banca Centrale statunitense mantenga i tassi di interesse invariati nell’intervallo 4,25%-4,50%, gli investitori sono particolarmente attenti alla dichiarazione di politica monetaria e alla conferenza stampa di Jerome Powell per comprendere le prospettive future per i tassi.
Nel frattempo, l’EURO ha beneficiato della debolezza del dollaro americano, nonostante segnali di incertezze economiche nell’Eurozona. I dati dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC) dell’Eurozona di aprile sono stati più positivi del previsto, con l’indice IAPC di base che è aumentato del 2,7%, rispetto alla stima del 2,5%. Questo aumento ha alimentato le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea nella riunione di giugno, nonostante le pressioni inflazionistiche leggere.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1333, in rialzo dello 0,29% ed in pieno tentativo di break-out LONG del livello annuale 1,1328 per il secondo giorno consecutivo; una conferma del break-out LONG e relativa chiusura sopra la resistenza 1,1350 potrebbe rilanciare i tori per raggiungere prima il livello chiave 1,1400 e successivamente il livello annuale 1,1422.
Al ribasso, l’ennesima falsa rottura e una chiusura conseguenziale negativa al di sotto del livello chiave 1,1300 potrebbe comportare un forte rientro degli orsi, i quali cercheranno di raggiungere prima il supporto 1,1250 e successivamente il livello annuale 1,1214.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.