I future sull’Indice S&P 500 hanno invertito la salita dal massimo di 6.074,75 e si stanno stabilizzando intorno a 5.978,00. La media mobile a 200 giorni, a 5.904,90, costituisce il primo supporto chiave, seguita da 5.756,50. La resistenza rimane solida al massimo di febbraio, a 6.236,50.
I future sull’Indice Nasdaq 100 sono scesi dal recente picco di 22.106,00 e stanno testando i 21.625,25. Il supporto immediato si attesta a 20.872,49 (media mobile a 200 giorni), mentre un ulteriore sostegno si trova intorno a 20.727,00. Il livello critico di resistenza resta invariato a 22.656,75.
I future sull’Indice Dow Jones hanno subito un rifiuto a 43.200 e si sono ritirati a 42.477. La media mobile a 50 giorni, a 41.283,90, offre la prima linea di difesa, mentre la media mobile a 200 giorni, a 43.134, continua a limitare il rialzo. Sarebbe necessaria una mossa decisiva oltre i 43.200 per poter retestare i massimi di 45.554.
Fuga Verso la Sicurezza Domina il Panorama di Rischio
I mercati sono sotto pressione a seguito dell’escalation del conflitto in Medio Oriente, con i flussi verso beni rifugio che dominano l’azione iniziale. I dati sul sentiment dei consumatori, in programma per oggi, rappresentano l’unico importante catalizzatore economico, mentre gli sviluppi geopolitici continueranno a essere il principale motore. La volatilità dovrebbe rimanere elevata mentre gli operatori valutano la possibilità di un’escalation regionale più ampia e le sue implicazioni per il petrolio, l’inflazione e la politica della Fed.
