Rafforzamento del dollaro USA dopo la pubblicazione dei dati statunitensi, che hanno portato l’euro dollaro a raggiungere i minimi di venerdì scorso poco sotto 1,0900.
Il prezzo dell’euro dollaro viene scambiato nei pressi del livello chiave 1,0900 mentre i trader iniziano a decidere come posizionarsi dopo le notizie relative all’inflazione dagli Stati Uniti. Nella mattinata l’EURO è stato sottoposto ad un’intensa pressione di vendita, perdendo oltre lo 0,50% a seguito dei colloqui di mercato che suggeriscono che la Banca Centrale Europea potrebbe sospendere i reinvestimenti del Programma di Acquisto di Emergenza Pandemica (PEPP) negli ultimi giorni del 2023.
Il fiber ha esteso la sua discesa fino ad arrivare a ridosso di 1,0900 a seguito della pubblicazione dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo dell’Eurozona (indice IPCA), il quale ha mostrato un calo rispetto le attese su base annua (2,4% contro un atteso 2,7% e il precedente mese a 2,9%).
In mattinata, il membro del comitato esecutivo della BCE e governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha dichiarato che l’attuale livello dei tassi di interesse è coerente con l’obiettivo di riportare l’inflazione al livello target (2%) e ha messo in guardia sui “danni inutili” che la BCE potrebbe causare se i tassi di interesse rimarranno troppo tempo elevati.
Nel primo pomeriggio gli Stati Uniti hanno pubblicato l’indicatore di inflazione preferito della FED, l’Indice dei Prezzi delle Spese per Consumi Personali (indice PCE), il quale sia su base mensile (0,2%) che su base annuale (3,5%).
A causa dei dati PCE come da attese, il dollaro americano ha portato l’euro dollaro a ritestare il livello chiave 1,0900; tuttavia, gli investitori del cambio ritengono che questa discesa possa rappresentare un’opportunità di acquisto.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0908, in ribasso dello 0,59% ed in procinto di confermare l’attuale fase ribassista che potrebbe continuare, anche se sarebbe solo una correzione poiché nel complesso il trend di medio/lungo termine è rialzista.
Quindi, nel breve termine, se l’euro dollaro chiuderà sotto il livello annuale 1,0911, si potrà assistere ad un ribasso che potrebbe portare il cambio a ritestare almeno il supporto 1,0850, mettendo nel mirino anche il livello chiave 1,0800. Viceversa, si potrebbe vedere un ritorno dei rialzista con una falsa rottura giornaliera sopra il livello annuale 1,0911, il quale rappresenterà un’opportunità di acquisto, con i tori che metteranno nel mirino prima la resistenza 1,0950 e successivamente il livello chiave 1,1000.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.