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EUR/USD Analisi Fondamentale Previsioni per il 15 Settembre 2015

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Sep 15, 2015, 11:41 UTC

A inizio della sessione la coppia EUR / USD tocca quota 1,1373, ma poi - poco dopo l'apertura europea - i venditori prendono il controllo. La pressione di

EUR/USD Analisi Fondamentale Previsioni per il 15 Settembre 2015

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A inizio della sessione la coppia EUR / USD tocca quota 1,1373, ma poi – poco dopo l’apertura europea – i venditori prendono il controllo. La pressione di vendita è stata abbastanza forte da spingere la coppia Forex in ribasso per l’intera sessione europea, per stampare alla fine un minimo a 1,1283.

Ancora una volta il volume è inferiore alla media; in vista della riunione di due giorni della Federal Reserve Usa che si terrà il 16-17 settembre, molti dei principali operatori sono in disparte. Alcuni trader stimano che la Fed alzerà i tassi di interesse con una probabilità del 50%, altri sostengono che il mercato indica invece una probabilità del 25%.

Fra i membri della Fed, i falchi citano il buono stato di salute del mercato del lavoro soprattutto sul salario medio orario come il motivo principale per aumentare i tassi il 17 settembre. Il vicepresidente della Fed Stanley Fischer ritiene che la banca centrale potrebbe normalizzare la politica prima che l’inflazione nel termine raggiunga il tasso obiettivo della Fed del 2%.

Le “colombe” invece voteranno contro un rialzo dei tassi di interesse perché credono che i mercati mondiali siano troppo instabili per gestire un aumento dei tassi in questo momento. Tra le ragioni fondamentali che sconsigliano un incremento dei tassi in questo momento fanno riferimento alla debolezza dell’economia cinese, alla volatilità del mercato azionario e la politica espansiva della altre banche centrali. Un voto contro un aumento dei tassi a settembre potrebbe significare che la data più probabile sia dicembre, dal momento che la Fed terrà una conferenza stampa nell’ultimo mese dell’anno.

I dati economici deboli dalla Cina del fine settimana potrebbero dare man forte a chi vuole rimandare il primo aumento dei tassi dal 2006. I dati sugli investimenti fissi i Cina e sulla produzione industriale nel mese di agosto hanno deluso le aspettative. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica, la produzione industriale ha registrato una lettura di 6,1% contro una stima del 6,3%. Gli investimenti in cespiti si attestano al 10,9%, contro l’11,2% previsto dai trader. Le vendite al dettaglio in Cina superano le stime (10,6%) e si attestano al 10,8 %.

I dati deboli segnalano un ulteriore rallentamento dell’economia che probabilmente porterà a misure supplementari di stimolo da parte del Governo; un tale scenario premerebbe sui membri della Fed affinché si astengano all’aumentare il tasso il 17 settembre. A causa delle difficoltà dell’economia cinese e del suo impatto sulle economie mondiali, il FOMC probabile lascerà intendere che presto arriveranno misure restrittive, ma rinuncerà a un aumento del tasso nel mese di settembre.

La scorsa settimana, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno espresso le proprie riserve rispetto a un aumento di tasso in questo momento, e questo potrebbe influenzare i membri della Fed. Il capo economista della Banca Mondiale Kaushik Basu ha dichiarato al Financial Times che, se la Federal Reserve decidesse di aumentare i tassi di interesse questa settimana, provocherebbe “panico e agitazione ” nei mercati emergenti, aggiungendo che la Fed farebbe meglio a rimandare un aumento a quando l’economia globale sarà più stabile. “Non credo che uno slittamento della decisione della Fed creerà una grave crisi, solo qualche turbolenza temporanea”, sostiene Basu.

Christine Lagarde ha anche avvertito che la Fed non dovrebbe lasciarsi prendere dalla fretta di aumentare i tassi di interesse e dovrebbe muoversi solo quando sia ragionevolmente sicura che difficilmente ad essa seguirà una retromarcia. “Dovrebbe cercare di fare le cose per bene, se così si può dire”, sostiene Lagarde. “In altre parole, non fare un tentativo e poi tornare sui suoi passo.”

Per i trader dell’Euro, i rapporti economici chiave di questa settimana usciranno il 15 settembre: l’indice di fiducia ZEW per la Germania e per l’eurozona. Entrambi si prevedono sotto i valori del mese scorso. Lo ZEW per la Germania dovrebbe indicare una lettura di 18,3 , in calo dal 25,0. Lo ZEW è previsto a 42,1 contro il 47,6 lettura del mese scorso. Questi rapporti i più importanti indicatori dello stato di salute dell’economia.

Sempre il 15 settembre, gli investitori avranno la possibilità di reagire agli ultimi dati sulle vendite al dettaglio degli Stati Uniti. Le vendite al dettaglio core sono previste a 0,1% , in calo rispetto al precedente 0,4 %. Le vendite al dettaglio sono previste a 0.4 % , sotto la precedente lettura dello 0,6%. L’Empire State Manufacturing Index potrebbe essere il rapporto più volatile di questa settimana. Si prevede un incremento dello 0,7 rispetto al precedente -14,9 .

Mercoledì per il rapporto sull’IPC m/m è prevista una lettura di -0,1% . l’IPC definitivo anno su anno dovrebbe essere allo 0,2 %. L’IPC core dovrebbe attestarsi allo 0,1%, invariato rispetto al mese precedente. La Fed avrà a disposizione questi dati al momento dell’apertura della sua riunione di due giorni.

Prima l’annuncio della Fed il giovedì, sono attesi i dati dagli Stati Uniti riferire sui permessi edili, le case in costruzione e l’indice Philly Fed Manufacturing.

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Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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