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EUR/USD Analisi Fondamentale Giornaliera – Previsioni per il 3 novembre 2017

Da:
Colin First
Pubblicato: Nov 3, 2017, 03:24 UTC

Nel giorno in cui si è avuta la conferma della nomina di Powell come successore della Yellen alla presidenza della Federal Reserve (a partire da febbraio

EUR/USD Analisi Fondamentale Giornaliera – Previsioni per il 3 novembre 2017

Nel giorno in cui si è avuta la conferma della nomina di Powell come successore della Yellen alla presidenza della Federal Reserve (a partire da febbraio 2018), l’euro ha risposto debolmente alla notizia come d’altro canto ha fatto per tutta la settimana. Il mercato continua a consolidare all’interno di una gamma di oscillazione ristretta, circostanza che aumenta le probabilità che una rottura, se e quando si verifichi, possa portare a una forte volatilità.

EUR/USD grafico orario
EUR/USD grafico orario

EUR/USD reagisce debolmente

L’euro la scorsa settimana è stato piuttosto maltrattato e ha lasciato sul terreno un centesimo circa alla luce dell’estensione del tapering annunciato dalla BCE. Il mercato infatti si aspettava che la BCE proponesse di ridurre il quantitative easing e di procedere gradualmente verso la sua conclusione ma non prevedeva un’estensione del piano di acquisto titoli e questo ha avuto ripercussioni sull’euro portando all’ondata di vendite osservata la scorsa settimana. L’euro sembra non essersi ripreso dallo shock e continua a dare segnali di debolezza. Nelle nostre previsioni avevamo anticipato che probabilmente avremmo assistito a un debole rimbalzo dell’euro come misura di sollievo correttiva destinata probabilmente a durare solo nel breve termine.

Ieri i riflettori si sono spostati su sterlina e dollaro a causa dell’annuncio di un innalzamento dei tassi da parte della BoE e dell’annuncio del prossimo presidente della Federal Reserve. Nonostante i trader rialzisti del dollaro sperassero nella nomina di del falco “Taylor”, la scelta da parte di Trump del successore della Yellen è ricaduta su Powell; l’impatto sull’euro, comunque, è stato minimo, in parte a causa del fatto che una decisione in tal senso era già stata scottata e anche perché, indipendentemente dalla nomina, gli incrementi dei tassi saranno condizionati dall’andamento di dati economici.

Nel resto della giornata, avremo il rapporto sull’occupazione NFP dagli USA, dati che potrebbero sostanzialmente determinare se avremo o meno un innalzamento dei tassi nel mese di dicembre. Dei dati positivi potrebbero favorire un rafforzamento del dollaro con i mercati che iniziano a prezzare interamente un incremento dei tassi.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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