Come previsto, la coppia EUR/USD ha trascorso gran parte della giornata di ieri consolidando all'interno di una gamma di oscillazione limitata e con una
Come previsto, la coppia EUR/USD ha trascorso gran parte della giornata di ieri consolidando all’interno di una gamma di oscillazione limitata e con una lieve polarizzazione ribassista; il dollaro intanto guadagnava terreno su tutti i fronti. Generalmente la settimana inizia con una giornata piuttosto tranquilla in assenza di liquidità e volatilità, ma non bisogna arrivare a conclusioni troppo in fretta. Probabilmente da oggi in poi osserveremo molta più liquidità e volatilità ed è importante che i trader siano sempre pronti e forniti di munizioni per giornate come quella di oggi.
Nella giornata di ieri il dollaro ha recuperato parte delle perdite verificatesi venerdì in seguito alla pubblicazione dei dati deludenti sull’indice dei prezzi al consumo. I dati al di sotto delle aspettative hanno infatti rafforzato l’ipotesi che la Federal Reserve possa posticipare il prossimo innalzamento dei tassi al 2018, con ripercussioni negative sul dollaro. D’altro canto, i mercati azionari hanno accolto con entusiasmo i dati negativi muovendosi in rialzo: questa combinazione di eventi ha continuato a dominare i mercati nella giornata di venerdì. Ieri, però, il dollaro ha recuperato terreno, seppure in assenza di fondamentali che in qualche modo giustifichino un tale movimento.
La coppia EUR/USD è rimasta sulle difensive da inizio giornata continuando a dare segni di debolezza nel corso della sessione; il mercato è sceso al di sotto di 1,18 per poi varcare per un breve lasso di tempo la soglia 1,1780. Nonostante questa debolezza, però, la coppia non è mai sembrata pronta per un calo di proporzioni significative né abbiamo osservato inversioni o simili, circostanza che indica con chiarezza un movimento limitato e sotto controllo.
Nel resto della giornata possiamo prevedere un aumento di volatilità e liquidità: avremo infatti i dati sulle vendite al dettaglio dagli Stati Uniti, probabilmente il terzo rapporto più importante dagli Usa dopo l’NFP è l’indice dei prezzi al consumo. I trader rialzisti del dollaro sperano che i dati possano imprimere la giusta direzione al mercato ma in caso contrario alla coppia EUR/USD potrebbe facilmente incamminarsi verso quota $ 1,20.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.