Il cambio euro dollaro arretra ancora sul supporto tondo di 1,04 e potrebbe continuare a muoversi in territorio ribassista fino ai recenti minimi di 1,035.
Il cambio euro dollaro ha perso ancora quota dopo il rafforzamento natalizio del dollaro statunitense, garantito da numerosi dati macro favorevoli. In particolare, le richieste iniziali di disoccupazione in calo negli Stati Uniti hanno dimostrato la maggiore solidità del mercato del lavoro statunitense, premiando il biglietto verde.
Il contraccolpo sul cambio euro dollaro è stato tale da spingere il cambio sul supporto di 1,04, non lontano dagli ultimi minimi relativi di 1,035. Lo slancio rialzista è limitato da forti resistenze a partire dal livello di 1,044, mentre ulteriori arretramenti sotto 1,04 potrebbero verificarsi in qualsiasi momento.
Precisamente, oggi durante la scrittura, il cambio euro dollaro segna 1,0405 e l’indice del dollaro USA resta sui massimi relativi a 107,980 punti.
Il cambio euro dollaro si muove dunque sul supporto di 1,04 con scarsi volumi di scambi dovuti al periodo dell’anno. Le prospettive tecniche rimangono fortemente ribassiste, come confermano tutti gli indicatori tecnici EMA (in particolare quelli a 20 e a 50 giorni).
Se volessimo estendere le previsioni a un orizzonte più ampio, potremmo individuare nuovi minimi anche sotto quota 1,03. Limitando però l’estensione della nostra analisi al brevissimo termine, entro una settimana, riteniamo che la chiusura annuale del cambio euro dollaro possa aggirarsi tra quota 1,035 (recenti minimi relativi) e 1,044.
Questo secondo valore coincide con la prima delle resistenze intermedie di maggior rilievo, a cui fanno seguito i livelli di 1,048 e 1,05. Rialzi sopra quota 1,05 potrebbero non riuscire a concretizzarsi ancora per lungo tempo, considerando la forza del dollaro statunitense e la spinta fornita dalla Federal Reserve.
Il calendario economico di oggi viene scambiato prevede pochi dati macro di rilievo, che lasceranno il cambio euro dollaro libero di muoversi in una stretta fascia laterale, senza particolari slittamenti.
Dagli Stati Uniti, attendiamo solamente la bilancia commerciale dei beni preliminari aggiornata a Novembre 2024, mentre dall’Eurozona non giungeranno dati di rilievo.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.