Euro Dollaro (EUR/USD), Previsioni: Rimbalzo Sopra 1,09 dopo l’Aumento dei Tassi USA

Con l’ultimo innalzamento dei tassi Fed, gli equilibri del cambio euro dollaro si sono definitivamente alterati, segnando un’ennesima divergenza che a grafico ha premiato la moneta unica europea a sfavore del biglietto verde.

Nel giro di pochissime ore, si è assistito infatti a un netto recupero del cambio euro dollaro, che ha avuto modo di rimbalzare fin quasi alla resistenza di 1,10, partendo

Il cambio euro dollaro (EUR/USD) si trovava infatti a quota 1,07 solo due giorni fa, prima delle tensioni sulla riunione del FOMC (che avevano già avviato i primi rialzi) e sulla riunione della Fed di ieri, con cui è stato deciso l’aumento dei tassi dello 0,25%, per la nona volta da Marzo 2022.

Oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna quota 1,0925.

La FED alza i tassi, la BCE impone cautela

Per la nona volta, la Fed ha alzato ancora i tassi d’interesse dello 0,25%, come previsto, e ha anticipato un nuovo aumento entro la fine del 2023, presumibilmente della stessa entità.

Lo scopo è quello di tenere sotto controllo l’inflazione che va ad aggravare un contesto globale tutt’altro che favorevole per le due grandi economie del vecchio e nuovo continente.

Secondo le ultime dichiarazioni del FOMC, il ciclo di aumento dei tassi potrebbe essere prossimo alla sua conclusione (forse proprio con il prossimo entro fine 2023), ma secondo Powell la lotta all’inflazione è ancora lunga.

Allo stesso modo, anche la Presidente della BCE ha voluto ribadire che il contesto attuale impone cautela, con un’inflazione ancora molto elevata e una lunga strada per riportarla sotto il 2%, con una ricetta di politica monetaria robusta e complessa.

Per il momento, il cambio euro dollaro vede intanto un rialzo sostenuto proprio a causa della mossa della Fed sui tassi d’interesse, che premia invece la moneta unica vicina ai massimi degli ultimi 6 mesi.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Con un rialzo tanto netto, il cambio euro dollaro dovrà innanzitutto accertarsi di non ritracciare rapidamente sotto 1,09 e annullare il rimbalzo in corso. Se il supporto a 1,09 si rivelerà solido, allora il Fiber potrà tentare un’estensione rialzista (certamente meno repentina e più ragionata) tra i livelli di 1,0925 e 1,095, con l’obiettivo di riportarsi verso l’area più prossima al test di 1,10.

A tal proposito, ricordando quanto accaduto nell’ultimo ampio rialzo, ritengo che il target di 1,10 sia ancora difficile da approcciare e che possa, al contrario, nascondere un elevato rischio di ritracciamento.

Per questa ragione, nel brevissimo termine, credo che il cambio euro dollaro potrà continuare a muoversi in fase di consolidamento sotto quota 1,098.

Un eventuale rimbalzo sotto il supporto ancora morbido di 1,09 potrebbe invece azionare un ritracciamento più o meno ampio, che andrà a testare i livelli appena superati di 1,088, 1,085 e 1,0825.

Considerando anche il segnale tecnico offerto dall’EMA a 50 giorni a quota 1,071, è difficile ipotizzare un ritorno della pressione bearish nel brevissimo termine, con un riassorbimento immediato dei rialzi attuali.

Lo scenario, insomma, pare potersi mantenere rialzista finché il cambio euro dollaro rimarrà a distanza di sicurezza da un target così ambizioso come quello di 1,10.

Il calendario economico di oggi

Il calendario economico di oggi parte con l’indice Chicago Fed statunitense e con il consueto aggiornamento settimanale sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, che potranno influire relativamente sul cambio euro dollaro.

Dall’Eurozona, invece, attenzione solo all’aggiornamento sulla fiducia dei consumatori.

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