Euro Dollaro (EUR/USD), Previsioni: Possibili Rialzi Oltre 1,05, ma Attenzione ai Ritracciamenti

Il cambio euro dollaro (EUR/USD) non è riuscito a mantenersi sopra il target di 1,05 raggiunto ieri, ma nel complesso si presenta ancora stabile e con piccole prospettive di ripresa.

A favorire i tentativi di ripresa è stato l’indice IFO tedesco e la sostanziale piattezza dell’indice del dollaro statunitense (USDX). Sembra questo lo scenario più adatto per nuovi rialzi del cambio euro dollaro, con la minaccia dei dazi USA all’Europa al momento congelata per concentrarsi sulle trattative di pace tra Russia e Ucraina.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,0477 e l’indice del dollaro USA si mantiene a 106,480 punti.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Il cambio euro dollaro ha ripreso quota in maniera significativa nelle ultime giornate, spostandosi dal supporto di 1,04 al target di 1,05. La resistenza in questione rimane ancora l’obiettivo principale e un qualsiasi break-out rialzista potrebbe garantire estensioni anche fino ai livelli di 1,0525 e 1,0540.

In ogni caso, evidenziamo che sopra 1,05 il cambio euro dollaro è stato costretto a un ritracciamento tutto sommato lieve e senza gravi conseguenze. I prossimi tentativi di ripresa potrebbero scontrarsi con nuovi rimbalzi ribassisti, questa volta più estesi e tali da invertire definitivamente il microtrend osservato fino ad oggi.

A tal proposito, un proseguimento dei ribassi potrebbe spingere il cambio euro dollaro fino al suo supporto principale di 1,04. Oltre questo valore, non possiamo valutare a dovere la tenuta dei supporti intermedi e non stupirebbe un proseguimento anche fino ai minimi relativi di 1,0220, osservati a inizio mese.

Per evitare nuovi e pericolosi ritracciamenti, in questa settimana di stasi il cambio euro dollaro potrebbe limitare le spinte rialziste e accontentarsi di un consolidamento o di un’accumulazione appena sotto quota 1,05.

Il calendario economico di oggi

Il calendario economico di oggi parte con la crescita del PIL tedesco e procede con la crescita dei salari negoziati nell’Eurozona. Si attendono poi diversi discorsi di alcuni membri della Federal Reserve e il clima della fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.

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