Il cambio euro dollaro arretra ancora dopo la rottura del supporto a 1,16 e potrebbe scivolare fin sotto quota 1,1550.
Il cambio euro dollaro resta sotto forte pressione, avendo abbandonato il supporto tecnico a 1,16, complice il calo delle esportazioni tedesche (−0,5% nell’ultima rilevazione) e l’incertezza politica crescente in Francia. Il contesto macro pesa sul sentiment europeo, mentre il dollaro beneficia di flussi rifugio e di una struttura tecnica più solida.
Il quadro tecnico del cross EUR/USD si conferma fragile, con possibilità di ulteriori arretramenti verso 1,1550 e, in caso di rottura, anche oltre. Le resistenze immediate si collocano proprio sui livelli che fino a pochi giorni fa rappresentavano dei supporti apparentemente inviolabili: 1,1585 e 1,1600.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,1572 e l’indice del dollaro USA si ferma a 99,060$.
Il cambio euro dollaro si muove ancora sotto pressione dopo la rottura del supporto a 1,16. Il quadro tecnico resta fragile, ma il mercato potrebbe presto trovarsi di fronte a un bivio direzionale.
Un recupero stabile sopra 1,16 aprirebbe lo spazio per un rimbalzo tecnico verso 1,1620 e 1,160, livello di resistenza intermedia già testato a fine settembre, prima dell’ultimo collasso causato dalle notizie francesi.
Un ulteriore livello rialzista può essere fissato a 1,1676 con EMA a 50 giorni e rappresenta una barriera tecnica importante, il cui superamento potrebbe rilanciare il cross al rialzo.
Se il cross non riuscirà a riconquistare quota 1,16 rapidamente, allora il rischio è quello di un’estensione del movimento ribassista verso il supporto intermedio già sfiorato di 1,1550 e poi giù lungo l’area critica che va da 1,1520 a 1,1490.
Per questa chiusura settimanale, attenzione esclusivamente al sentiment del consumatore flash secondo l’Università del Michigan, atteso alle ore 16:00, che potrebbe influenzare le aspettative sui consumi e, di riflesso, sulla politica monetaria.
Attenzione poi ai discorsi di alcuni membri della Federal Reserve, previsti sempre nel tardo pomeriggio. Questi eventi potrebbero generare volatilità sul dollaro USA, con impatti diretti sul cambio EUR/USD.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.