Euro Dollaro (EUR/USD), Previsioni: Arretramenti e Volatilità

Il cambio euro dollaro subisce il contraccolpo dell’elevata volatilità sul mercato, in una fase di assestamento dell’uptrend iniziato subito dopo il rimbalzo da sotto il livello di pareggio.

Di strada ne è stata fatta in questi due mesi: trainato infatti dalle divergenze tra le politiche monetarie delle due banche centrali, l’euro è riuscito a riguadagnare terreno in due tappe fondamentali. La prima è stata il giro di boa sopra 1,05, mentre la seconda è rappresentata dal più recente raggiungimento del target di 1,08.

Il livello successivo, nemmeno a dirsi, è il più ambizioso. Mi riferisco proprio al target di 1,10 che inizia già a far sentire il suo peso, rallentando la spinta rialzista che ha guidato il cambio euro dollaro in queste ultime settimane.

Adesso, con l’ingresso nel mese di Febbraio, il cambio euro dollaro si presenta poco stabile e senza una direzione ben precisa, a causa della maggiore volatilità innescata già con il superamento di 1,08. Non sono mancati però, nella scorsa settimana, gli allunghi verso nuovi e fugaci massimi a 1,092.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna 1,08672, ancora stabile rispetto alla scorsa chiusura.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Il cambio euro dollaro continua a essere scambiato in territorio rialzista, ma non senza incertezze e battute d’arresto. Per questa settimana, dunque a orizzonte di brevissimo termine, non mi aspetto un test della resistenza di 1,095, ma potremmo senz’altro ritrovare i recenti massimi a 1,092.

Il rischio per i rialzisti, come ampiamente dimostrato la scorsa settimana, è di osservare ampi e repentini ritracciamenti che, fino ad ora, non sono mai andati oltre il supporto di 1,08.

Proprio la rottura al ribasso di questo livello potrebbe compromettere l’impostazione rialzista di breve termine e ridurre al minimo le probabilità di un ritorno verso 1,10.

Per questo motivo, la mia opinione è che il cambio euro dollaro possa presto rassegnarsi a rallentare i rialzi per rimanere a ridosso della resistenza di 1,09 o poco sopra.

L’ultimo miglio, ovvero il pericoloso corridoio tra 1,09 e 1,10, a mio parere sarà conquistato solo grazie a importanti market movers provenienti dalle due banche centrali.

Così facendo, sarà possibile stirare ulteriormente le divergenze strategiche tra le due politiche monetarie agli occhi degli operatori e favorire un nuovo rally della moneta unica.

Il calendario economico di oggi

Per la giornata di oggi, attenzione a pochi dati di rilievo. In mattinata, si attendono i dati sul PIL tedesco e il sentiment economico dell’Eurozona.

Dagli USA, giungerà invece solo l’aggiornamento sull’indice manifatturiero Dallas Fed.

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