Euro Dollaro (EUR/USD): i Dazi USA Riportano in Vista lo Scenario di Parità a 1,0

Con i dazi di Trump imposti già a Canada, Messico e Cina (e a stretto giro estesi all’Europa) non stupisce che il cambio euro dollaro stia sulle montagne russe. Dopo un calo fino al minimo weekly di 1,0215, il cross ha ripreso quota per riportarsi appena sopra 1,0315.

Tuttavia, ancora per l’intera settimana ci si attende un picco di volatilità in grado di estendere le perdite anche sotto quota 1,02.

Precisamente, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna 1,0316 e l’indice del dollaro USA segna 108,545$. Evidentemente, l’annuncio dei dazi contro l’Europa danneggerebbe prevalentemente la moneta unica europea, lasciando però spazio per ulteriore volatilità qualora i Paesi dell’Eurozona dovessero decidere di imporre a loro volta delle tariffe come ritorsione.

Anche un accordo sulle tariffe con Messico e Canada potrebbe rallentare la scalata rialzista del dollaro USA, lasciando tirare un sospiro alle altre valute.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Non mi attendo per la giornata odierna un proseguimento della spinta rialzista osservata ieri dai minimi relativi. Dopo il raggiungimento di 1,0325, appare evidente come un nuovo allungo fino al target di 1,05 sia un’ipotesi troppo ottimistica. Tutt’al più, in caso di ulteriore arretramento del dollaro USA, potremmo attenderci in queste ore un eventuale ritorno sui massimi settimanali di 1,042/1,043.

Guardando invece allo scenario ribassista, iniziamo col dire che la parità tanto temuta potrebbe adesso ritornare all’orizzonte, dopo i dazi di Trump. Prima di spingerci verso scenari tanto deleteri per il cambio euro dollaro, evidenziamo però la presenza di due supporti di rilievo a 1,02 e 1,01176, sui minimi di questo 2025.

Un calo sotto quest’ultimo target di prezzo potrebbe aprire la strada alla parità a 1,0, agevolata da nuove dichiarazioni della Casa Bianca sulle tariffe contro l’Europa.

Il calendario economico di oggi

Il calendario economico di oggi parte con pochi dati di rilievo, tutti statunitensi. Si inizia con gli ordinativi industriali di dicembre e si prosegue con le offerte di lavoro JOLTs, mentre nel pomeriggio attenzione ai discorsi di alcuni membri della Federal Reserve, Bostic e Daly.

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