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EUR/USD, previsioni – Rialzisti dell’euro attivi in avvio di sessione in vista di una nuova settimana

Da:
Colin First
Aggiornato: Jul 23, 2018, 08:31 UTC

La coppia sembra intenzionata ad estendere nella nuova settimana la ripresa innescata la scorsa settimana.

Euro

La coppia sembra intenzionata ad estendere nella nuova settimana la ripresa innescata la scorsa settimana. EUR/USD venerdì è salita a un massimo di 1,1738 per chiudere a 1,1719; la scorsa settimana la coppia ha superato le DMA a 10, 21 e 55 giorni e ora si appresta a testare il massimo di luglio, che si trova a 1,1790. Il mercato sta apportando ulteriori aggiustamenti al posizionamento complessivo nel dollaro USA; si sospetta che l’amministrazione Trump stia per intraprendere una guerra valutaria in piena regola dopo che Trump ha espresso rammarico con un tweet nei confronti di UE e Cina, chiamandoli “manipolatori di valuta”. Trump ha reagito minacciando sanzioni per $ 500 miliardi sulle esportazioni cinesi negli Stati Uniti l’anno scorso. Tuttavia, vale la pena notare che un ritracciamento completo del calo 2016-18 della coppia USD/CNY, che è già a buon punto e ha raggiunyo l’11,5%, dovrebbe compensare l’effetto di tali dazi – da qui la frustrazione di Trump nei confronti dell’aumento dei tassi USA e dell’USD.

EURUSD di nuovo in rialzo

La domanda di opzioni put dell’EUR è calata drasticamente in vista della decisione sui tassi della Banca centrale europea (BCE) di giovedì e della successiva conferenza stampa Draghi. Le 25 dealt risk reversal settimanali vengono pagate a 0,475 euro, ai massimi dall’inizio di giugno. Ancora più importante, il 19 luglio le inversioni di rischio venivano pagate 1,00 EUR. Il calo da 1,00 a 0,475 indica un calo del premio di volatilità implicita o una domanda in calo per le opzioni di vendita a basso costo in EUR e potrebbero essere indice del fatto che gli investitori si aspettano che Draghi non dia peso ai timori di una guerra commerciale e ribadisca l’impegno a porre fine al programma di alleggerimento quantitativo (QE) a dicembre. Detto questo, il differenziale di rendimento record USA-DE (tedesco) potrebbe limitare il rialzo della moneta comune. Al momento della stesura di questo articolo, lo spread sul rendimento dei titoli a 2 anni si attesta a 322 punti base, ai massimi dal 1990.

È improbabile che l’euro riceva aiuto da Mario Draghi e dalla BCE questa settimana poiché la politica in corso è (per lo più) predefinita almeno fino al giugno 2019. L’aumento delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti insieme alle vaghe aspettative sull’inflazione significano che i trader dovrebbero mantenere le aspettative su qualsiasi cambio di politica monetaria molto basse. Il calendario macroeconomico europeo di oggi è sostanzialmente privo di eventi mentre i mercati statunitensi vedranno il rilascio dei dati sulle vendite di case esistenti, con previsioni ottimistiche. A partire da martedì, i dati preliminari del PMI di luglio per la Germania e per l’intera zona euro dovrebbero fungere da catalizzatore per l’azione dei prezzi. Generalmente la pubblicazione di questi dati genera un notevole interesse, anche se vale la pena notare che la mancanza di cambiamenti significativi tra le PMI finali di giugno e le PMI preliminari di luglio potrebbe smorzare la prospettiva di un movimento significativo nei cross dell’EUR. Mercoledì, il sondaggio IFO dalla Germani per il mese di luglio sarà al centro dell’attenzione, anche se ancora una volta la mancanza di cambiamenti significativi attesi limita il potenziale impatto sui mercati. Il supporto e la resistenza previsti per la coppia sono rispettivamente a 1,1708, 1,1575, 1,1508 e 1,1791, 1,1852, 1,1959.

 

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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