EUR/USD, previsioni – EUR/USD ancora alla maniglia degli $ 1,16; intanto il dollaro perde spinta

La coppia ha iniziato la settimana rimanendo invariata, ma la valuta comune sembra riuscire a mantenere la roccaforte stabilita alla maniglia degli 1,16; intanto il biglietto verde perde spinta contro le principali valute globali, in corrispondenza di un rinnovato clima di preoccupazione a livello commerciale. Il dollaro lunedì è sceso ai minimi in due settimane contro lo yen, infiammatosi in una fase in cui i timori per i rapporti commerciali globali hanno pregiudicato la propensione al rischio degli investitori spingendo in ribasso i tassi di rendimento di titoli Usa.

Il calo è stato innescato da un articolo del Wall Street Journal secondo il quale il presidente degli Stati Uniti Trump avrebbe intenzione di impedire gli investimenti in società del settore tecnologico statunitense a molte società cinesi, bloccando altre esportazioni del settore. Gli investitori inoltre appaiono cauti dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 20% su tutte le auto importate dall’Unione europea. L’UE ha risposto affermando che non avrà altra scelta se non quella di rispondere con misure di ritorsione; il dollaro sembrava già traballante contro lo yen in seguito agli attacchi contro l’UE. Qualunque evoluzione positiva nei negoziati commerciali potrebbe incoraggiare una caccia al buon affare nel mercato del dollaro, ma le possibilità sembrano ridotte al lumicino.

EURUSD instabile

L’indice del dollaro rispetto a un paniere delle sei principali valute si attesta a 94,559 dopo essere arretrato da 95,529, ai massimi dal luglio 2017, toccato venerdì a inizio giornata. Il biglietto verde è salito al picco degli ultimi 11 mesi poiché i rendimenti statunitensi in rialzo hanno evidenziato la divergenza nelle politiche monetarie tra gli Stati Uniti e l’Europa. Il dollaro, tuttavia, ha iniziato a calare verso la fine della scorsa settimana, quando i rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti hanno perso spinta a causa delle crescenti tensioni commerciali tra Washington, la Cina e l’Unione europea. Il rendimento del titolo del Tesoro decennale è sceso lunedì al 2,871%, il minimo settimanale. L’euro rimane stabile al di sopra della maniglia degli $ 1,1630 nonostante un mercato che appare contenuto all’interno di un intervallo limitato. La moneta unica ha guadagnato terreno dopo i dati incoraggianti sull’attività economica tedesca e francese di venerdì e le nuove assicurazioni dei politici italiani, secondo le quali il belpaese non lascerà la moneta unica.

Mentre l’euro sembra prendere il sopravvento nel breve termine, qualsiasi guadagno a lungo termine si baserà sugli sviluppi dei negoziati commerciali USA-UE. Sul fronte dei dati in uscita, gli investitori sono in attesa di dati Ifo sul clima delle imprese tedesche nelll’Eurozona e dei nuovi dati sulle vendite di case nei mercati statunitensi. Gli indicatori orari si muovono verso l’ipercomprato, gli short sono pronti ad entrare se il sentimento del mercato continua a deteriorarsi sugli sviluppi della guerra commerciale del fine settimana. I risultati dei sondaggi IFO in Germania potrebbero spingere fuori shli short se i risultati sono positivi. Rovescio della medaglia: la regione 1,1640-30 potrebbe continuare a fungere da supporto immediato, seguita dalla maniglia a 1,1600. Una debolezza sostenuta al di sotto del citato supporto potrebbe negare le prospettive di ulteriori recuperi ed esporre la coppia a una calo al di sotto del supporto orizzontale 1,1540 per insidiare l’importante soglia psicologica degli 1,1500.