EUR/USD Analisi Fondamentale Giornaliera – Previsioni per il 25 gennaio 2018

Le ultime 24 ore sono state davvero terribili per il dollaro, finito sotto attacco su tutti i fronti. Per la valuta nordamericana non c’è stato respiro e l’euro ne ha approfittato continuando a muoversi in rialzo fino a infrangere la regione 1,24, sopra la quale si attesta comodamente al momento della stesura di questo articolo.

Dollaro spinto in un dirupo

Il dollaro è debole da metà dicembre e l’innalzamento dei tassi di fine anno sembra aver avuto un impatto minimo. Ieri il Segretario del Tesoro statunitense ha dichiarato di preferire un dollaro debole, utile all’economia USA e al commercio, parole che hanno contribuito a dare un’ultima spinta al dollaro facendolo precipitare in un dirupo. Il crollo del dollaro si è verificato in una fase in cui si teme l’adozione di misure protezionistiche da parte degli Stati Uniti a salvaguardia dei propri prodotti; questo potrebbe portare a una guerra commerciale globale con altri paesi che potrebbero fare altrettanto.

Oggi l’euro si trova in un momento critico con la riunione della BCE e la successiva conferenza stampa tenuta da Draghi, ma il mercato non sembra risentirne e sembra più preso dalle vendite di dollari che dall’euro. La valuta comune in questo momento sembra essere salita eccessivamente e, nonostante i dati economici positivi dall’eurozona degli ultimi mesi – che hanno spianato la strada verso una conclusione del Quantitative Easing – ritengo che la risposta dei mercati alle notizie sia stata un poco eccessiva e rialzisti dell’euro potrebbero rischiare una correzione.

In questa fase, con un euro così rialzista, sembra non essere così importante ma andando avanti nel corso della giornata potremmo assistere delle prese di beneficio da parte dei trader che cercano di realizzare profitti in vista dei rischi associati alla conferenza stampa di Draghi. Probabilmente in giornata i riflettori saranno puntati su questo evento: staremo a vedere se con il suo intervento cercherà ancora una volta di deprezzare l’euro.