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Bitcoin (BTC) potrebbe aver già toccato il minimo locale.
Una settimana dopo essere sceso a 80.600 USD, il livello più basso da aprile 2025, Bitcoin ha recuperato oltre l’11,5%, riconquistando la zona dei 90.000 USD e stabilizzando l’azione dei prezzi.
La rapidità e la struttura della ripresa stanno portando alcuni analisti a sostenere che la recente vendita forzata abbia eliminato le posizioni deboli, anziché segnare l’inizio di una tendenza ribassista più marcata.
Tra questi, Kyle Chassé, che indica il posizionamento nei derivati come prova evidente che il ribasso potrebbe essersi esaurito.
Il 24 novembre, il finanziamento dei futures perpetui di Bitcoin è passato in negativo, scendendo a circa −0,0033%, secondo i dati di CoinGlass. È stata la prima lettura negativa sostenuta in oltre un mese.
Il finanziamento negativo significa che gli short seller pagano un premio per mantenere posizioni ribassiste, un segnale tipico di una sovrapposizione di convinzioni al ribasso. Storicamente, queste condizioni tendono a manifestarsi vicino ai minimi locali, quando la paura raggiunge il culmine e gli operatori si affrettano a vendere in ritardo.
Chassé ha descritto la situazione in maniera chiara: gli operatori sono andati in panico, hanno aperto posizioni corte al minimo e, di fatto, hanno pagato gli operatori più forti per assorbire le loro posizioni.
Solo pochi giorni dopo, le tariffe di finanziamento sono tornate a circa 0,0023%, indicando che l’eccesso di leva è stato eliminato mentre il prezzo si mantiene più alto. Per molti professionisti, la normalizzazione del rimbalzo conta più del rimbalzo stesso.
I mercati tendono a seguire trend in modo più efficiente quando il posizionamento nei derivati è neutro, non euforico. In questo senso, la “schiuma” è già stata rimossa.
Il reset delle tariffe di finanziamento suggerisce che il recente rimbalzo non sia stato guidato esclusivamente da uno short squeeze, ma da un reale riequilibrio del rischio. I venditori non spingono più in modo aggressivo, mentre gli acquirenti non utilizzano più la leva per rincorrere il mercato.
Da un punto di vista tecnico, Bitcoin ha iniziato a stabilizzarsi al di sopra della sua media mobile esponenziale a 20 periodi su 4 ore (20-4H EMA, rappresentata dall’onda verde) ed è entrato in un pattern di consolidamento ascendente.
Gli indicatori di momentum, incluso l’RSI, hanno rimbalzato dai livelli di ipervenduto senza raggiungere letture estreme, suggerendo una ripresa piuttosto che un esaurimento. Anche il volume è aumentato nei pressi del minimo di 80.600 USD, un pattern comunemente associato alla capitolazione piuttosto che alla continuazione.
Al 30 novembre, Bitcoin puntava a una ripresa verso i 92.600 USD. Una rottura al di sopra di tale livello di resistenza potrebbe spingere il prezzo ulteriormente verso la media mobile esponenziale a 200 periodi su 4 ore (l’onda blu) intorno a 96.660 USD, con il potenziale di formazioni di stoppini nella zona dei 99.000-100.000 USD.
Yashu Gola è un giornalista e analista di criptovalute con expertise in asset digitali, blockchain e macroeconomia. Fornisce analisi di mercato approfondite, pattern nei grafici tecnici e intuizioni sugli impatti economici globali. Il suo lavoro colma il divario tra la finanza tradizionale e le criptovalute, offrendo consigli pratici e contenuti educativi. Appassionato del ruolo della blockchain nella finanza, studia la finanza comportamentale per prevedere le tendenze delle memecoin.