Azioni Risparmio Gestito: Anima e Azimut in Calo

La settimana per il nostro indice FTSE MIB si è chiusa in ribasso. Nell’ultima seduta, l’indice ha perso il −1,45%, portandosi a 41.758 punti, con particolare debolezza per i titoli del risparmio gestito di Azimut e di Anima.

Azimut in ritracciamento dopo i massimi storici

L’azione di Azimut (AZM) chiude la settimana in leggero calo dell’1%, proseguendo il movimento di correzione iniziato la settimana precedente, conclusa a -2,54%. Il mese di ottobre registra finora una contrazione del -3,10%, interrompendo una striscia positiva di cinque mesi consecutivi di rialzo. Da inizio 2025, tuttavia, il titolo mantiene un ampio progresso del +33%, segnalando una tendenza di fondo ancora rialzista.

Struttura tecnica e livelli di supporto di AZM

Sul grafico weekly si osserva l’andamento di AZM nel 2025, con un trend ascendente fino al crollo di aprile, in coincidenza con la guerra dei dazi, che aveva portato il prezzo al minimo di 19,28€. Da quel punto è partita una lunga leg up caratterizzata da una serie di swing regolari, culminata nel massimo storico di inizio ottobre a 33,54€.

Successivamente il titolo ha avviato una fase di consolidamento, appoggiandosi al primo supporto in area 31,50€, livello che al momento regge la struttura di breve periodo. Un’eventuale rottura al ribasso esporrebbe AZM verso i supporti inferiori posti a 30€, 28€ e infine in area 26,30€, corrispondente al principale livello tecnico del vettore rialzista.

Anima in congestione, rischio di rottura al ribasso

 Il prezzo di Anima (ANIM) quota 6,080€, chiudendo la settimana con un calo del -1,70%. Il mese di ottobre registra finora un -2,02%, mentre la performance del 2025 resta negativa a -8,30%, in contrasto con l’andamento positivo di Azimut.

Sul grafico weekly si nota chiaramente la forte discesa tra marzo e aprile, durata quattro settimane, con minimo toccato a 5,99€. Da quel livello il titolo ha tentato un rimbalzo, fermandosi però a luglio sulla resistenza vettoriale posta in area 6,44€. Da allora è iniziata una fase di ritracciamento, con il prezzo che da inizio settembre si muove in una zona di congestione.

Attualmente cresce il rischio di una rottura al ribasso di quest’area, che potrebbe spingere Anima verso i minimi in area 5,80€, riportandola sui livelli primaverili.

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