La settimana sul mercato azionario inizia al ribasso, con il FTSE MIB che ha virato al ribasso chiudendo a a 43.736 punti con un calo dello 0,-51% e ribassi del comparto bancario, in particolare con Nexi e Fineco Bank.
Fase correttiva per FinecoBank (FBK), che da due settimane mostra segnali di ribasso. Nella seduta di ieri FBK ha chiuso in calo dell’1,31%, attestandosi a 21,05€. Il prezzo scende dopo aver toccato la scorsa settimana il nuovo massimo storico a 22,09€. In novembre la performance resta positiva del +6,26%, dopo il rialzo del +7,60% registrato in ottobre. Da inizio 2025, il guadagno complessivo è del +25,37%.
Sul grafico weekly emerge una panoramica ampia dell’anno, con una prima fase di rialzo seguita dal forte crollo di aprile, che aveva portato il titolo al minimo di 14,25€.
Dopo quel minimo, FinecoBank aveva reagito con sette settimane consecutive di rialzo, seguite da una fase di swing estiva tra ribassi e rimbalzi. A ottobre è partita una nuova gamba rialzista durata quattro settimane, culminata con la formazione di una candela doji esterna alle bande di Bollinger, tipica di inversione.
L’attuale apertura settimanale al ribasso conferma la fase di correzione. Il primo supporto si colloca in area 20,38€, mentre il secondo livello di sostegno passa in area 19,80€.
Fase negativa per Nexi (NEXI), che si trova in ribasso da quattro settimane consecutive. Attualmente quota 3,95€, mentre il mese di novembre registra un crollo del -13,49%, il peggiore dal marzo 2024. Da inizio 2025, la performance complessiva resta in territorio negativo con una perdita del -26,30%.
Sul grafico weekly emerge una panoramica dell’andamento annuale. Ad aprile ha toccato un minimo a 3,90€ che coincide con il punto più basso dell’anno. Da quel livello Nexi aveva avviato un rimbalzo, con swing correttivo fino al supporto di 4,80€, successivamente violato a settembre. Da allora Nexi è entrata in una nuova fase di contrazione, e la rottura del minimo di aprile potrebbe aprire la strada verso nuovi minimi storici.