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Analisi fondamentale settimanale sul prezzo dell’oro– La geopolitica e i dati economici guideranno l’azione dei prezzi

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: May 28, 2018, 13:49 GMT+00:00

L'oro rischia di indebolirsi se l’incontro tra Stati Uniti e Corea del Nord fosse ripristinato. Gli investitori che hanno acquistato oro come bene rifugio rischiano di vedere queste posizioni vendute qualora le tensioni vadano ad attenuarsi.

Analisi fondamentale settimanale sul prezzo dell’oro– La geopolitica e i dati economici guideranno l’azione dei prezzi

I prezzi dell’oro hanno chiuso in rialzo la scorsa settimana in reazione al calo dei rendimenti sui titoli di Stato statunitensi e al rinnovarsi delle tensioni geopolitiche. Nonostante la significativa performance della scorsa settimana il trend generale rimane ribassista anticipando un rialzo dei tassi statunitensi e un conseguente calo della domanda di asset denominati in dollari.

Su Comex i future sull’oro con scadenza ad agosto hanno chiuso la settimana a 1.309,00$, guadagnando 12.10$ o il +0.93%.

Settimanale Comex Oro Giugno

 

La scorsa settimana l’oro è stato supportato da un calo dei rendimenti dei titoli statunitensi una settimana dopo che la Federal Reserve si è detta probabilmente intenzionata ad attendere finché l’inflazione non supererà il target precedentemente prefissato. A favorire l’ascesa del metallo anche le tensioni geopolitiche che hanno spinto gli investitori verso asset più sicuri.

I verbali della riunione di maggio della Federal Reserve pubblicati questa settimana hanno mostrato che la banca centrale potrebbe essere disposta a lasciare che l’inflazione superi l’obiettivo del due per cento.

A spingere l’oro in rialzo sono è stata anche la copertura delle posizioni di vendita a breve termine dopo che il presidente Trump si è detto deluso dagli esiti delle negoziazioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. A determinare una crescita della domanda di beni rifugio anche l’inaspettata cancellazione dell’incontro tra il presidente Trump e il leader nordcoreano Kim Jung Un.

Tuttavia i prezzi dell’oro hanno comunque risentito di un generale rafforzamento del dollaro statunitense in risposta ad un calo delle valute legate alle materie prime e dell’euro, quest’ultimo a causa dell’incertezze derivate dalla situazione politica italiana e spagnola e dalle preoccupazioni riguardanti la Brexit.


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Previsioni

Questa settimana, i prezzi dell’oro saranno influenzati dalla geopolitica e dai dati economici.

Reuters ha dichiarato che i funzionari statunitensi e nordcoreani si incontrerannno domenica al confine tra Corea del Nord e Corea del Sud per organizzare un possibile summit USA-Corea del Nord dopo che il leader nordcoreano Kim Jong Un ha ribadito di essere intenzionato ad incontrare il Presidente Donald Trump.

Sia Pyongyang che Washington stanno premendo sull’organizzazione del summit dopo che lo scorso giovedì Trump si è detto non intenzionato a partecipare all’evento in programma per il 12 giugno salvo poi riconsiderare la sua posizione il giorno successivo.

In un tweet del Presidente si legge, “Il team statunitense è giunto in Corea del Nord per i preparativi del mio incontro con Kim Jong Un. Credo fermamente che la Corea del Nord abbia un brillante potenziale e possa essere un giorno una nazione con un’economia solida. Kim Jong Un condivide questa visione e noi faremo del nostro meglio per realizzarla!”.

Se il meeting fosse ripristinato è molto probabile che il prezzo dell’oro perda terreno dato che gli investitori che l’avevano acquistato come bene rifugio saranno propensi a liquidare le loro posizioni in previsione di un allentamento delle tensioni.

Un incremento della domando del Dollaro e una ripresa dei rendimenti sui titoli USA incoraggeranno a loro volta la vendita dell’oro.

Si tratta di una settimana importante dal punto di vista dei dati economici con i mercati statunitensi chiusi nella giornata di lunedì in occasione di una giornata di festività nazionale ma la pubblicazione nella giornata di martedì dell’indice di fiducia dei consumatori del Conference Board.

Mercoledì sarà la volta dei dati sull’occupazione non agricola ADP e della stima preliminare del PIL.

Ma il rapporto più atteso è quello sulle buste paga non agricole di venerdì. Gli analisti si aspettano che nel mese di maggio l’economia statunitense abbia aggiunto 190.000 nuovi posti di lavoro, che il tasso di disoccupazione resti invariato al 3,9% e la paga media oraria sia cresciuta dello 0,3%.

Il PMI manifatturiero ISM dovrebbe attestarsi a 58,2, in lieve crescita rispetto al dato precedente di 57,3.

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Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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