Analisi fondamentale settimanale sul prezzo del Gas Naturale – Il rally delle coperture delle posizioni short è ulteriormente alimentato dalle le estrazioni ridotte

I venditori hanno spinto i prezzi del gas naturale al livello più basso dal 27 dicembre 2017, a causa dalle preoccupazioni generate da una produzione abbondante e da un ritorno di temperature nella media stagionale in diverse aree chiave per la domanda. Tuttavia, i prezzi dei future sono stati in grado di recuperare abbastanza terreno e chiudere con un leggero segno più la settimana successiva al report dell’US Energy Information Administration che indicava un incremento dello stoccaggio inferiore alle aspettative in riferimento alla settimana conclusasi il 13 luglio 2018.

La scorsa settimana, i future sul Gas Naturale di settembre si sono attestati a 2.728$, guadagnando 4$ con un +0,155%.

I fattori tecnici hanno giocato un ruolo determinante nell’azione dei prezzi della scorsa settimana, i prezzi di mercato hanno indicato chiusure al ribasso sia per i grafici giornalieri che per quello settimanale. Qualsiasi chiusura in rialzo confermerà questi pattern grafici e nel breve termine potrebbe innescare un considerevole rally di copertura di posizioni short.

Il catalizzatore dietro l’inversione al rialzo della scorsa settimana è stato il rapporto governativo sullo stoccaggio che indicava un incremento ben al di sotto delle aspettative.

Secondo la US Energy Information Administration (EIA), le forniture domestiche di gas naturale sono aumentate di 46 miliardi di piedi cubi nella settimana conclusasi il 13 luglio. I trader stimavano un aumento intorno ai 59 miliardi di piedi cubi, mentre la media degli ultimi cinque anni, per la stessa settimana, indicava un valore di 62 miliardi.

Secondo i dati del governo, le scorte totali ora si attestano a 2.249 bilioni di piedi cubi, in calo di 710 miliardi di piedi cubi rispetto ad un anno fa, e 535 miliardi al disotto della media quinquennale.

Previsioni

L’azione dei prezzi della scorsa settimana e il rapporto governativo sullo stoccaggio potrebbero non essere sufficienti ad invertire il trend, ma potrebbero sostenere un rally nel breve termine, con il supporto delle coperture delle posizioni short.

L’intervallo nel breve termine, per i contratti future sul gas naturale di settembre, è compreso tra i 3.018$ e i 2.671$. L’obiettivo primario dei rialzisti è la zona di ritracciamento che va dal 50% al 61,8% per un valore rispettivamente di 2.845$ e 2.888$, è probabile che un qualsiasi rally in questa zona generi una nuova pressione delle vendite.

L’obiettivo rialzista non dovrebbe essere raggiunto nel breve termine a meno che le temperature non diventino estremamente calde e perdurino per un lungo periodo, e la produzione non cali drasticamente registrando livelli record in negativo.

La settimana scorsa, il valore di mercato è sceso sotto il minimo principale di 2.674$, trovando supporto a quota 2.671$. Se le vendite riprenderanno durante questa settimana e il supporto a 2.671$ fallisse, allora vedremmo chiamare in causa il minimo del dicembre 2017 a 2.592$.

La settimana scorsa il mercato potrebbe aver esaurito i venditori e potrebbe essere pronto per un ulteriore consolidamento o ad un rally di copertura delle posizioni short, ma il grafico non dovrebbe essere interpretato come un’indicazione di un andamento rialzista.