Nella giornata di giovedì, il Wti e il Brent hanno raggiunto i massimi delle ultime otto settimane, chiudendo in rialzo per la quarta sessione
Nella giornata di giovedì, il Wti e il Brent hanno raggiunto i massimi delle ultime otto settimane, chiudendo in rialzo per la quarta sessione consecutiva. Il netto calo delle scorte della scorsa settimana, segnalato nella giornata di martedì dall’American Petroleum Insitute (Api) e in quella di mercoledì dall’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia), continua a sostenere il prezzo del greggio. Inoltre, i compratori paiono avere apprezzato la decisione dell’Arabia Saudita sulla riduzione delle esportazioni.
Il Wti con scadenza a settembre si è attestato a 49,04$, guadagnando 0,29$ ossia lo 0,59%. Il Brent con scadenza a ottobre ha chiuso a 51,49$, in rialzo di 0,39$ ossia dello 0,76%.
Durante la settimana, alcuni produttori di olio di scisto degli Stati Uniti, come Hess Corp., Anadarko Petroleum e Whiting Petroleum, hanno annunciato che, nel corso dell’anno, ridurranno gli investimenti a causa del basso prezzo del petrolio.
Dopo i numerosi dati che hanno inondato il mercato dell’energia all’inizio della settimana, i trader possono godersi la tranquillità della sessione di venerdì.
Il dato più importante è il conteggio di Baker Hughes dei pozzi petroliferi attivi negli Stati Uniti. I trader che puntano sul rialzo attendono che il documento mostri un’ulteriore riduzione degli impianti in attività. Inoltre, il mercato petrolifero reagirà agli aggiornamenti sul Venezuela. Si avvicina, infatti, il 30 luglio, quando il Congresso degli Stati Uniti dovrebbe approvare le sanzioni contro il regime di Maduro.
Nella giornata di mercoledì, mentre gli investitori concentravano l’attenzione sul rapporto dell’Eia, l’amministrazione Trump ha imposto sanzioni su tredici importanti funzionari venezuelani e su altre personalità vicine al presidente Maduro. Per alcuni, le sanzioni sono relativamente moderate. Tuttavia, esponenti dell’amministrazione Trump hanno dichiarato che tali misure costituiscono soltanto un primo passo contro il regime venezuelano.
Questi sviluppi sono della massima importanza per il mercato petrolifero, poiché le economie dei due paesi sono strettamente connesse in forza del greggio che il Venezuela vende agli Stati Uniti. Secondo i dati più recenti, le esportazioni dal Venezuela costituiscono circa il 10% del greggio importato dagli Stati Uniti. Per contrastare il regime di Maduro, il governo di Washington potrebbe giungere a sospendere completamente le importazioni di greggio dal Venezuela.
Secondo gli scettici, il rialzo del petrolio potrebbe essere limitato. Il recente aumento del prezzo potrebbe, infatti, provocare un incremento della produzione, in particolare da parte dei produttori di olio di scisto degli Stati Uniti.
A mio parere, il Wti con scadenza a settembre potrebbe muoversi in rialzo se superasse i 48,52$, rimarrebbe stabile tra i 48,52$ e i 47,33$ e potrebbe subire un ribasso qualora scendesse al di sotto dei 47,33$.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.