Gli Smart Glasses rilanceranno l'occhialeria italiana e globale? Punti di forza e di debolezza degli occhiali intelligenti e loro campi di utilizzo specialistico.
Gli Smart Glasses rilanceranno l’occhialeria italiana e globale?
Google Glass è stato il primo tentativo di lanciare occhiali tecnologici con una visione in realtà aumentata. Oggi gli smart glasses sono disponibili in tante soluzioni con prezzi che vanno da qualche centinaio di euro, fino a poche decine di euro.
Nonostante siano disponibili in commercio versioni di smart glass per ogni tasca, il vero boom di questi indossabili non sembra essersi ancora verificato.
Una solida campagna di marketing a tutto tondo l’ha lanciata negli ultimi tempi Meta Platforms (META) per supportare le vendite globali dei Ray-Ban Meta Glasses, frutto di un accordo commerciale con la italo-francese EssilorLuxottica (EL).
Anche Google si muove, infatti ha siglato diversi accordi commerciali con grandi società dell’occhialeria per lo sviluppo di nuovi modelli di smart glasses.
Dunque l’occhialeria, in unione con i Big Tech, ha un potenziale di espansione del proprio business che potrebbe far decollare le vendite di indossabili tecnologici da qui al 2030-2033, come riportano alcune statistiche più recenti.
Una stima della crescita del mercato degli smart glass, pubblicata da Coolest Gadgets, vede una crescita in 10 anni da 5,5 miliardi di dollari nel 2023, a 13,2 miliardi di dollari nel 2032, dunque con un CAGR del 10,5%.
Nel 2024 le spedizioni sono aumentate del 210% guidate dalla forte domanda di prodotti come i Ray-Ban Meta smart glasses.
Nei soli Stati Uniti si prevede una crescita degli utilizzatori di smart glass dai 12,61 milioni del 2023 ai 14,39 milioni nel 2025.
EssilorLuxottica, secondo questi dati, ha già venduto 2 milioni di Meta smart glasses ed entro il 2026 punta a produrne 10 milioni di unità all’anno.
Da un punto di vista globale, il mercato degli occhiali intelligenti è previsto in crescita al ritmo del 13,2% dal 2023 al 2029.
Secondo i dati sul mercato degli occhiali intelligenti pubblicato da Business Research Insights, invece, pur prevedendo un CAGR dal 2025 al 2033 del 13,5%, i dati divergono sensibilmente sulla dimensione. Nel 2024 la stima calcola 0,72 miliardi di dollari di mercato globale e di 2,25 miliardi di dollari entro il 2033.
Il nord America primeggia con una quota di mercato del 40% e 0,288 miliardi di dollari nel 2024, e CAGR del 13,2%.
L’Asia è rappresentata da una quota del 30%, ovvero 0,216 miliardi di dollari e un tasso di crescita CAGR del 13,9%. Qui a guidare gli investimenti e gli acquisti sono Cina, Giappone e Corea del Sud in particolare.
Il 20% della torta è dell’Europa, con 0,144 miliardi di dollari e CAGR 13,3%. Qui svetta l’adozione nell’ambito sanitario, in particolare in Germania, Regno Unito e Francia.
America Latina, Medio Oriente e Africa coprono il restante 10% del mercato globale con 0,072 miliardi di dollari e CAGR non disponibile.
Gli occhiali intelligenti basati su Android coprono il 45% delle vendite, seguiti dagli smart glass su cui gira iOS (30% delle vendite) e Windows Smart (15% delle vendite).
Un ulteriore 10% degli smart glasses venduti utilizzano altri sistemi operativi, tuttavia mostrano una crescita CAGR del 13% poiché si tratta di occhiali professionali per applicazioni industriali e ambito sanitario, ma anche per il gioco.
Al momento quali tecnologie incorporano gli smart glass? Qui di seguito un elenco riassuntivo:
Quali altre tecnologie potrebbero incorporare in futuro? Il progetto iniziale di Google, poi ripreso di recente da Xiaomi, è di trasformare gli occhiali in sostituti dello smartphone. Dunque è plausibile ipotizzare che in futuro incorporino anche:
La miniaturizzazione dei transistor giunta a 2nm permetterà l’implementazione di elettronica ad alte prestazioni in poco spazio.
Abbiamo già citato il contratto commerciale in essere tra Meta Platforms ed EssilorLuxottica relativo alla commercializzazione dei Ray-Ban Meta Glasses.
Amazon (AMZN) aveva preceduto il lancio dei Ray-Ban Meta Glasses con il suo modello Amazon Echo Frames, giunto alla terza edizione, ma venduto soltanto in alcuni mercati selezionati.
Amazon ha sottoscritto contratti di produzione e distribuzione con più industrie del settore occhialeria, tra cui un contratto di distribuzione con l’italiana Safilo (SFL) per la produzione di due design Amazon Echo Frames, firmati Carrera Eyewear: Carrera Cruiser, Carrera Sprinter.
Google ha invece deciso di avviare più di una collaborazione con società importanti dell’occhialeria, in particolare con Warby Parker (WRBY) e Kering (KER), mettendo di suo milioni di dollari di investimento.
Ad esempio, la partnership con Warby Parker prevede un investimento iniziale fino a 75 milioni di dollari, a cui si potrebbero aggiungere 75 milioni di dollari in azioni WRBY al raggiungimento di determinati obiettivi di progetto e vendita.
Kering Eyewear ha firmato un contratto simile, ha affermato l’amministratore delegato Roberto Vedovotto, come riportato da Morningstar.
Dunque quello scelto da Alphabet (GOOGL) è un modello aperto a più società del settore, a cui fornisce anche una dotazione economica rilevante, permettendo alle industrie dell’occhialeria scelte di lanciare proprie linee di prodotto anche in concorrenza tra loro.
Anzitutto bisognerà capire se gli smart glass piaceranno davvero a tanti, e se si affermerà come futura tecnologia di connessione e comunicazione tra le persone.
Altrimenti gli smart glasses, dopo una iniziale proliferazione nel retail, potrebbero proseguire la loro storia principalmente per usi professionali e industriali, oltre che in ambito sanitario (tecnologie avanzate per non udenti e per ipovedenti incorporate direttamente negli occhiali da sole e/o da vista).
L’eventuale ampia diffusione degli smart glass, sulla falsa riga degli smartphone, porterà molte aziende a non essere in grado di determinare il prezzo e dovranno adattarsi al mercato (bassi ricavi) o decidere di dismettere il business.
Nel settore industriale l’incorporazione negli occhiali di strumenti digitali potrebbe aiutare i manutentori nei loro compiti o supportare nelle attività di supervisione figure professionali come gli ingegneri e i progettisti.
Gli smart glass possono contribuire in maniera significativa a migliorare la qualità della vita di persone ipovedenti o non vedenti. Ad esempio, l’implementazione di software guidati dall’intelligenza artificiale, mediante l’audio a conduzione ossea, potrebbero suggerire ai non vedenti:
Altre tecnologie audio di nuova concezione potrebbero aiutare le persone a sentire meglio, sostituendo del tutto gli attuali dispositivi audio inseriti nell’orecchio (da molti considerati poco estetici, benché oramai miniaturizzati dall’evoluzione tecnologica).
Scrittore web freelance dal 2013, scrive di crypto economy dal 2016 e di fintech e mercati azionari dal 2018. Scrive inoltre di economia digitale.Dal 2018 collabora per FXEmpire.it scrivendo di crypto e mercati azionari con particolare attenzione a Borsa Italiana. Inoltre, cura la pubblicazione di articoli formativi a cadenza domenicale per l'area Formazione del sito di FX Empire Italia.