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Cos’è un Multilateral Trading Facility? L’italiana Hi-Mtf

Da:
Fabio Carbone

Scopri cos’è un Multilateral Trading Facility (MTF) e come funzionano, anche attraverso l'MTF italiano Hi-Mtf operato da importanti banche.

Cos’è un Multilateral Trading Facility

Borsa Italiana spa, cioè la società che gestisce la Borsa di Milano, non è l’unica sede dove gli azionisti possono investire il loro denaro. Esistono, infatti, anche i Multilateral Trading Facility che rappresentano una estensione delle possibilità di investimento regolamentato per gli investitori con maggiori competenze, o che sono alla ricerca di estenderle.

Nel presentare cos’è un Multilateral Trading Facility, faremo riferimento in particolare all’italiana HiMtf Sim spa, che gestisce l‘omonimo mercato per la negoziazione di strumenti finanziari con garanzie di trasparenza e liquidità.

Vediamo anzitutto come funziona un Multilateral Trading Facility, per poi scoprire come investire nei titoli azionari e negli altri strumenti finanziari su di esso disponibili.

Cos’è un Multilateral Trading Facility e come funziona

Con una breve definizione possiamo spiegare che un Multilateral Trading Facility è un sistema di contrattazione privato dove è possibile negoziare strumenti finanziari, senza compiti regolamentari di ammissione e informativa perché le società capogruppo hanno azioni ordinarie quotate su un mercato regolamentato.

Cosa ci dice la definizione? Ci fa capire che i titoli azionari qui quotati devono essere legati a società già quotate sulle borse regolamentate (Borsa di Milano, Parigi, Francoforte, New York, ecc.), oppure devono trattare titoli quotati su altri mercati.

Nell’Unione Europea il regolamento MiFID II offre le informazioni legali su come questo sistema deve funzionare. Negli Stati Uniti viene invece definito Alternative Trading Systems (ATS) e opera come un vero e proprio mercato alternativo dove si quotano anche società non pubbliche.

Questi sistemi possono essere sviluppati e utilizzati in alcune nazioni anche per il trading over-the-counter.

Gli MTF nascono principalmente per lo scambio di titoli azionari, tuttavia, oggi offrono anche l’acquisto di obbligazioni corporate e di Titoli di Stato, oltre a certificati e corporate warrant.

Quale tipo di investitore può accedere ai Sistemi multilaterali di negoziazione? Anche un piccolo investitore può accedere a questo mercato per investire attraverso le piattaforme online, tuttavia, gli MTF presentano ancora un canale di accesso più “stretto” e vincolato rispetto alle principali borse mondiali. Solitamente si accede attraverso i servizi della propria banca seguendo meccanismi un po’ più complessi rispetto al trading di azioni ordinarie presenti sui mercati pubblici.

Quali sono i benefici di un MTF

Gli MTF usano sistemi elettronici per l’incrocio tra la domanda e l’offerta di titoli su di essi quotati, infatti, il gestore non può decidere in modo indiscriminato quali transazioni eseguire e quali altre escludere. Ciò offre maggiore trasparenza e regole chiare rispetto all’attività OTC.

Utilizzando meccanismi elettronici di incrocio tra domanda e offerta, le transazioni sono rapide e gli spread bassi. Inoltre, gli MTF guadagnano dalle commissioni sulle transazioni e questo evita i conflitti di interesse che potrebbero in altri casi favorire specifici investitori rispetto ad altri.

Quali sono gli svantaggi di un Multilateral Trading Facility?

I Sistemi multilaterali di negoziazione ospitano piccole società per azioni spesso locali. In Italia, ad esempio, HiMtf Sim spa ospita le piccole banche popolari.

Questo significa che l’investitore ha certamente la possibilità di esporsi alla crescita delle società del proprio territorio e di contribuire a sua volta a tale crescita, ma è anche vero che siamo pur sempre in presenza di titoli azionari non altamente scambiati come può essere il titolo di Intesa Sanpaolo o di Unicredit a Piazza Affari.

Sottolineiamo il fatto che un MTF è un “luogo” di contrattazione privato, mentre la Borsa di Milano e di Londra (ecc.) sono contesti di scambio pubblici.

Per capire bene le criticità che si possono presentare quando si opera su un mercato privato, è bene considerare quanto è accaduto con la crisi della Banca popolare di Bari in anni molto recenti. Questa società era ed è quotata su HiMtf ed ha causato non poche perdite ai rispettivi azionisti.

Non essendo tali società obbligate a presentare pubblicamente determinati documenti, in aggiunta, alcuni aspetti possono sfuggire all’investitore che non ha condotto una adeguata e approfondita ricerca.

Si aggiunga il fatto che tali società spesso operano su un territorio molto ristretto: all’interno di una singola provincia italiana.

Quali sono i maggiori Multilateral Trading Facility?

Nei Paesi Bassi troviamo il Bloomberg MTF autorizzato dall’Autorità di vigilanza finanziaria olandese (AFM). Il mercato di scambio è autorizzato ad operare in tutta l’UE e quota anche i credit default swaps (CDS), gli exchange-traded fund (ETF), gli interest rate securities e le obbligazioni. Alcuni strumenti sono destinati a investitori qualificati.

Troviamo poi Liquidnet Europe, UBS MTF e Currenex MTF, che risultano tra i principali sistemi multilaterali di scambio operativi nell’Unione Europea.

In particolare il sistema di UBS, è frutto di una conversione del suo sistema di scambio interno in un MTF privato aperto a investitori esterni.

Il Multilateral Trading Facility italiano Hi-Mtf

Hi-Mtf Sim spa è una società che annovera tra i suoi soci FinecoBank, Iccrea Banca, Banca Akros (Gruppo Banco BPM), Banca Sella Holding e Luigi Luzzatti spa.

Come funziona Hi-Mtf? Il segmento principale è il Quote driven misto di tipo multi contributo sul quale i cosiddetti “Aderenti diretti” fanno confluire gli ordini ricevuti dalla propria clientela. I Market makers garantiscono che vi sia la liquidità sufficiente per garantire gli scambi agi strumenti finanziari presenti.

Quali titoli finanziari sono presenti su Hi-Mtf? Il numero di strumenti finanziari quotati è abbastanza ampio. L’investitore trova le obbligazioni corporate, le obbligazioni bancarie di largo mercato e le obbligazioni strutturate, ma anche titoli azionari, titoli di Stato italiani e titoli di Stato esteri.

L’altro segmento importante è l’Order driven, dove troviamo le azioni e le obbligazioni. Tra i titoli azionari troviamo quelle facenti parte di gruppi bancari la cui capogruppo ha azioni ordinarie quotate su un mercato regolamentato come Piazza Affari.

In pratica gli “Aderenti diretti”, cioè le banche, raccolgono dai propri clienti gli ordini e li collocano sul mercato attraverso Hi-Mtf.

Un terzo segmento è Hi-Cert Segment dedicato ai certificati e covered warrant. In questo segmento gli strumenti finanziari vengono garantiti da “specialist” che sono chiamati a fornire la liquidità necessaria.

Esiste un ultimo segmento più specializzato e non rivolto ai clienti al dettaglio, è il Hi-Mtf Request for quote (RFQ). Si tratta di un modello di negoziazione su richiesta dove il proponente immette a mercato titoli in forma anonima, acquistati da acquirenti sempre in forma anonima. Il segmento offre liquidità in modo anonimo a clienti qualificati, garantendo che tali contrattazioni avvengono in una sede sottoposta a regolamentazione da parte delle autorità di vigilanza. Per operare su questo segmento è necessario collocare in vendita un minimo di 1 milione per i titoli di Stato italiani e 200 mila per altri tipi di obbligazioni.

Alcune azioni quotate su Hi-Mtf

Quali sono le azioni quotate su Hi-Mtf? Attraverso un breve elenco, scopriamone alcune. Rimandiamo al sito ufficiale per la lista completa dell’azionario quotato.

  • Banca di Imola.
  • Banca AGR Pop Ragusa.
  • Banca Popolare Lazio.
  • Banca Popolare Valconca.
  • Banca Valsabbina.
  • Banca Pop del Frusinate.
  • CR Bolzano.

Ciascun titolo azionario presente su Hi-Mtf ha un proprio ISIN che lo identifica.

Concludendo

I Multilateral Trading Facility indubbiamente stimolano la curiosità degli investitori alla ricerca di nuovi e più proficui orizzonti di investimento.

Tuttavia, si tenga presente la dimensione di ogni singolo MTF e della effettiva liquidità del titolo prima di decidere se è ciò che stiamo cercando per la crescita del nostro capitale.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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