Pubblicita'
Pubblicita'

Yellen sa recitare entrambe le parti

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Feb 20, 2017, 10:01 UTC

La settimana è iniziata con l'attenzione concentrata sulla relazione della presidente della Fed, Janet Yellen, innanzi al Congresso degli Stati Uniti, dal

Yellen sa recitare entrambe le parti

La settimana è iniziata con l’attenzione concentrata sulla relazione della presidente della Fed, Janet Yellen, innanzi al Congresso degli Stati Uniti, dal 14 al 15 febbraio. Per la prima volta, Yellen testimoniava innanzi al nuovo Congresso a maggioranza repubblicana. Gli investitori attendevano un evento ricco di conseguenze, ma non si è verificato niente di tutto ciò.

La prima questione di interesse era capire se Yellen avrebbe fornito indicazioni sulla possibilità di una manovra restrittiva a marzo. Gli investitori avevano escluso tale eventualità, che, il 10 febbraio, veniva data ad appena il 18% di possibilità.

Tuttavia, all’avvicinarsi della relazione, diversi economisti hanno riacceso il dibattito, sostenendo che una tale probabilità era troppo bassa, dato che Yellen avrebbe potuto informare il Congresso del fatto che la Fed era prossima a raggiungere i suoi obiettivi di inflazione e occupazione.

Probabilmente, Yellen era d’accordo con tale valutazione. A mio parere, non voleva affermare con assoluta chiarezza che i tassi di interesse sarebbero saliti a marzo. Il suo stile è entusiasmare gli investitori quel tanto da aumentare le probabilità di una manovra restrittiva al 50%, lasciando l’altro 50% al Fomc. È proprio il suo modo di pensare che impedisce a Yellen di prendere impegni chiari e definitivi.

In passato, Yellen ha più volte manifestato il proprio timore per una manovra restrittiva, poiché non voleva causare volatilità o scosse nella ripresa dell’economia di altri paesi. Esempi recenti vedono il rinvio dell’innalzamento dei tassi all’inizio dello scorso anno a causa delle turbolenze di mercato provocate dalla Cina. In seguito, è stata la volta della preoccupazione per le conseguenze della Brexit a giugno e, infine, sono giunte le elezioni presidenziali negli Stati Uniti a settembre. Yellen ha deciso di aumentare i tassi a dicembre perché, dopotutto, niente e nessuno crea volatilità subito prima di Natale e capodanno.

In questa settimana, Yellen è rimasta fedele al suo stile: il 14 febbraio, ha, infatti, entusiasmato gli investitori circa la possibilità di una manovra restrittiva a marzo, affermando che attendere troppo per innalzare i tassi sarebbe “imprudente”, dato che la crescita economica continua e l’inflazione sale. Un certo numero di investitori ha interpretato tali affermazioni come sufficientemente da falco da spingere in rialzo i rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti e accrescere le possibilità di una manovra restrittiva a marzo, portandole al 46%.

Tuttavia, il 15 febbraio, Yellen ha smorzato i propri toni da falco, dichiarando che “La crescita economica è stata abbastanza deludente.” Tale affermazione ha contribuito ad arrestate la corsa al rialzo dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti.

Ora, sappiamo tutti che Yellen è coerente con se stessa. Forse, dovremmo prestare maggiore attenzione più alle affermazioni degli altri membri della Fed che a quelle della presidente Yellen.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'