Giovedì è avvenuto un ri-posizionamento in vista della relazione sull'occupazione non agricola, prevista venerdì, sta contribuendo a sostenere la coppia
Escludendo 3 su 4 dei mercati, il più debole risulta il dollaro statunitense. La banconota verde si muove in ribasso mentre gli investitori attendono indicazioni da parte della Fed, per quanto riguarda la tempistica dei futuri rialzi dei tassi d’interesse. Detto questo gli investitori avranno le idee più chiare, quando il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti rilascerà venerdì il suo rapporto sull’occupazione non agricola di febbraio.
Il report sugli occupati americani dovrebbe mostrare un iniezione di 195000 posti di lavoro nel mese di febbraio. Questo dato mostrerà un aumento rispetto alla lettura deludente di 151000 del mese scorso. Ci si aspetta che gli investitori reagiranno sia alla cifra principale del report sia alle eventuali revisioni al rapporto di gennaio.
Gli investitori inoltre dovranno concentrarsi sul dato della retribuzione oraria media del rapporto, poiché questo è un ottimo indicatore dell’inflazione. Si prevede tuttavia un incremento dello 0,2%, inferiore rispetto alla precedente lettura dello 0,5%. Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere invariato al 4,9%.
In giornata, l’indagine ISM sul settore non manifatturiero di febbraio ha indicato un dato di 53,4, al di sopra delle stime rispetto alla lettura di 53,5 di gennaio. La componente dell’occupazione del rapporto è scesa al di sotto della linea di contrazione-espansione dei 50, per la prima volta in due anni.
I rendimenti del Tesoro sono stati in rialzo, tuttavia il grafico tecnico a schema ribassista ha continuato a fare pressione sul dollaro americano. La debolezza del dollaro e dei mercati azionari hanno aiutato a sostenere i futures oro di aprile. Il presidente della Federal Reserve di Dallas e membro supplente del FOMC, Robert Kaplan, ha contribuito a porre un freno a un possibile rally del dollaro, quando ha riferito all’agenzia Reuters che la “Fed ha bisogno di mostrare pazienza nelle decisioni ed evitare aggiustamenti”.
Il petrolio greggio ha registrato scambi bilaterali, a causa delle fibrillazioni dei trader, sia ribassisti che rialzisti, in reazione ai record di scorte di greggio americano e alla possibilità di un congelamento di produzione dell’OPEC.
Negli Stati Uniti, inoltre, il PMI servizi Markit ha mostrato un dato a 49,7, in calo dal 53,2 registrato a fine gennaio, rivelatosi il più basso da ottobre 2013. Gli ordinativi industriali di gennaio sono aumentati dell’1,6 per cento mentre le domande di disoccupazione settimanali si sono attestate a 278.000. Infine, il dato rivisto sulla produttività del quarto trimestre è diminuito del 2,2 per cento, mentre i costi unitari del lavoro sono aumentati del 3,3 per cento.
Nonostante la pletora di notizie economiche, i mercati forex delle materie prime sono rimasti relativamente tranquilli, prima del rapporto sul lavoro di venerdì. Non dobbiamo tuttavia meravigliarci di ciò, in quanto un tale scenario è comune prima di importanti annunci economici.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.