Ieri Wall Street ha chiuso la sessione tendenzialmente in ribasso dopo la pubblicazione di dati trimestrali nel loro complesso sommato contrastanti. Il
Ieri la gran parte dei mercati europei ha chiuso la sessione in frenata dopo aver aperto la giornata in forte crescita dopo la pubblicazione di ottimi rapporti contabili societari. Eppure, l’inaspettato calo del clima di fiducia economica tedesca ha portato un’immediata perdita di ogni guadagno: la fiducia degli investitori in Germania è infatti peggiorata per la prima volta dallo scorso ottobre a causa delle difficoltà economiche mondiali e della crisi ellenica, due fattori che sembrano incidere negativamente sull’attività interna tedesca; ad aprile, l’indicatore ha così perso inaspettatamente 1,5 punti calando a 53,3. Gli economisti avevano invece scommesso su di una crescita a quota 55,3. Frattanto, l’indice di situazione attuale è balzato al 70,2 (il massimo dal luglio 2011) dal 55,1 di marzo. Secondo le previsioni, questo indicatore sarebbe dovuto crescere solo al 56,5. L’attuale fase di debolezza dell’economia mondiale sta incidendo negativamente sulle prospettive di export tedesco e riducendo le possibilità di assistere a un ulteriore miglioramento del clima economico in Germania. Stamattina l’euro ha perso qualche punto prima di recuperare terreno e tornare al livello precedente, a quota 1,0726.
Gli indici asiatici muovono misti. Indicatori chiave di Cina, Hong Kong, Giappone, Corea del Sud e Taiwan viaggiano in rialzo fra lo 0,58% e l’1,31%. Quelli di Indonesia e Singapore flettono invece fra lo 0,14% e lo 0,75%. Stamane l’AUD è lievitato grazie a un rapporto sull’inflazione migliore delle attese e alle ultime dichiarazioni della Rba. Il Kiwi ha invece trovato poco supporto e si è deprezzato contro il più forte dollaro, scivolando a 0,7668.
Fra le divise asiatiche, lo yen giapponese si mantiene ben saldo in un frangente caratterizzato da poche notizie o dati economici in grado di smuovere le diverse valute. Il cross EUR/JPY ha perso 12 punti a fronte del deprezzamento dell’euro, mentre la coppia USD/JPY si muove piatta a 119,67. Le nuove paure per il possibile default della Grecia stanno facendo crescere la domanda di beni rifugio, offrendo nuovo supporto alla divisa nipponica. A marzo la bilancia commerciale del Giappone è cresciuta a 0,00 trilioni dopo gli 0,57 di febbraio, offrendo sostegno a un’economia nazionale che deve fare i conti con una bassa spesa in consumi.
Fra le altre valute, la sterlina è negoziata piatta a 1,4932: dovrebbe continuare a muovere lateralmente per tutta la sessione odierna dal momento che gli investitori rimarranno fermi in attesa della riunione di politica monetaria di quest’oggi. Inoltre, l’incertezza e l’imprevedibilità del risultato elettorale delle elezioni generali di maggio stanno impattando negativamente sulle quotazioni della divisa britannica.