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Un calo imprevisto delle vendite di nuove case affonda il dollaro USA

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Oct 27, 2015, 01:29 GMT+00:00

Lunedì si registrano poche contrattazioni e il volume di scambi è sotto la media; in vista dell'annuncio di politica monetaria da parte del Comitato

Un calo imprevisto delle vendite di nuove case affonda il dollaro USA

Lunedì si registrano poche contrattazioni e il volume di scambi è sotto la media; in vista dell’annuncio di politica monetaria da parte del Comitato Federale per il Mercato Aperto USA (FOMC), atteso per mercoledì, buona parte dei più importanti operatori dei mercati di commodity e valuta estera sono a bordo campo. Molti investitori ne hanno approfittato per ridurre le posizioni ed effettuare le prese di beneficio in seguito agli sbalzi di prezzo di dollaro ed euro della scorsa settimana.

Dietro i movimenti di prezzo sui mercati dell’oro e di valute estere si cela anzitutto l’andamento del dollaro USA, che scende dal massimo plurimensile in corrispondenza del calo dei rendimenti dei titoli tesoro USA e di un rapporto sulle vendite di nuove case negli Stati Uniti al di sotto delle aspettative.

Il rapporto sulla vendita di nuove case negli USA mostra una contrazione inaspettata, con una lettura pari a 468.000 unità, a fronte delle 546.000 previste dagli analisti e delle 529.000 registrate il mese scorso. In vista della riunione di due giorni della Fed, i dati alimentano i timori sullo stato di salute dell’economia USA.

La scorsa settimana, il dollaro si è spinto in forte rialzo salendo al massimo in 2 mesi e mezzo, dopo che la Banca Centrale Europea si è detta pronta a estendere o espandere il programma di stimolo e la Banca Popolare Cinese ha tagliato i tassi di interesse di riferimento.

Le mosse da parte della BCE e della PBOC hanno spinto la coppia EUR/USD in netto ribasso. L’ondata di vendite potrebbe aver superato le aspettative dei trader, da qui il rimbalzo di oggi. Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, il rapporto IFO sulla fiducia delle imprese in Germania ha registrato un modesto incremento a 108,2, un valore comunque inferiore alla lettura del mese scorso, pari a 108,5.

Le azioni di copertura short e le prese di beneficio hanno contribuito a rafforzare la coppia GBP/USD, in vista del rapporto sul PIL preliminare di domani. Secondo le previsioni dei trader il report indicherà una crescita dello 0,6% rispetto al precedente 0,7%.

Sul fronte delle materie prime, su Comex i future sull’oro con scadenza a dicembre recuperano parte delle perdite della scorsa settimana, effettuando un leggero ritracciamento. La mossa è stata alimentata dalla debolezza del dollaro e dai bassi rendimenti dei Titoli del Tesoro USA.

Dopo due settimane di forti ribassi, la pressione di vendita ha continuato premere sui future sul petrolio. I trader attribuiscono la responsabilità dell’ondata di vendite all’eccesso di offerta di prodotti petroliferi a causa del caldo fuori stagione e delle opere di manutenzione nel le raffinerie degli Stati Uniti. I trader non hanno invece reagito al calo del dollaro. Il caldo negli Stati Uniti sta spingendo i livelli di riserva di petrolio, olio combustibile e gas naturale a livelli record.

Martedì scorso, i trader statunitensi avranno la possibilità di reagire agli ultimi dati sui beni durevoli. I Beni durevoli core dovrebbero fermarsi a una lettura dello 0,0%, in leggero aumento dal -0,2% precedente. Gli ordini di beni durevoli dovrebbero scendere all’1,1%, in lieve miglioramento dal -2,3% del mese scorso.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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